“Il Pd ha dimostrato ancora una volta di essere un partito vivace, vivo, che discute, che si confronta al proprio interno, in modo molto rispettoso. Abbiamo avuto settimane di assemblee e dibattiti sulle idee e sulle proposte. Spero che in tanti vadano a votare, ma già questo è un successo”. Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, arriva in città per chiudere la campagna per le primarie della mozione Renzi. Ad accoglierla ci sono i renziani di stretta osservanza, come il sottosegretario in Regione, Andrea Rossi e la consigliera Ottavia Soncini e poi le deputate Vanna Iori e Leana Pignedoli.
Alle tre passate del pomeriggio, in piazza Fontanesi, dove viene preparato tutto per un brindisi benaugurale a base di erbazzone e lambrusco, ci sono circa un centinaio di persone. Nulla a che vedere con la folla che accolse la Boschi quando si trattò di lanciare il Sì al referendum. Del resto l’incognita di queste primarie, passate un po’ in sordina, è proprio legata alla partecipazione. E non tanto al risultato finale della consultazione che dovrebbe riportare Renzi alla guida del Pd. La Boschi arriva in perfetto orario.
Il tempo di un saluto con il sindaco Luca Vecchi poi via a incontrare i simpatizzanti in piazza, dove si riconoscono molti volti noti della politica locale. C’è la consigliera comunale Maura Manghi, che è tra i promotori dell’appuntamento e fa “gli onori di casa”, ci sono i sindaci renziani Massimo Gazza e Alessio Mammi. E ancora l’ex consigliere comunale Roberto Salsi e l’assessore Natalia Maramotti. Spicca l’assenza del segretario dem Andrea Costa, che l’altro giorno, invece, aveva accolto in città il ministro Andrea Orlando.
In piazza non si vedono il ministro reggiano Graziano Delrio né gli uomini a lui più vicini, con l’accezione del presidente della Provincia Giammaria Manghi e dell’assessore Daniele Marchi. La Boschi stringe mani e ha una parola per tutti. A prescindere dal dato che si registrerà sull’affluenza, “il risultato più bello – dice – è che nel Pd sono gli uomini e le donne che sostengono il nostro partito a scegliere chi deve guidarlo. Gli altri partiti non lo fanno”. Lo sguardo è già rivolto al dopo primarie: “Spero che vinca Renzi – aggiunge -, comunque vada la nostra mozione sosterrà lealmente chi verrà scelto. E mi auguro che gli altri possano fare altrettanto. Dal giorno dopo dobbiamo lavorare tutti insieme per il bene del Pd e del Paese” perché – dice – “a volte abbiamo il vizio del congresso permanente”.
La Boschi invoca rispetto per le scelte del popolo delle primarie e chiede “compattezza”. Chiaro il riferimento agli scontri interni del passato con l’ex minoranza guidata da Bersani. “I nostri avversari – scandisce – sono fuori dal Pd. Sono Grillo, Salvini, è con loro che dobbiamo competere”.