Non solo per amore, 30 anni dopo Capaci la luminosa figura di Francesca Morvillo

Firenze – Siamo nel trentennale della strage di Capaci con l’assassinio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicilio, Antonio Montinaro.

C’è stato un legame particolare tra Firenze e Giovanni Falcone. Il 30 aprile 1989 lo invitammo a parlare al Circolo Rosselli di Firenze. Eravamo nel pieno di quel periodo di incomprensioni nei suoi confronti che avevano portato il Consiglio Superiore della Magistratura a negargli la successione ad Antonino Caponnetto e a poche settimane dal fallito attentato dell’Addaura (21 giugno successivo) che, come sottolinea il libro che presentiamo, “non solo per amore”  preoccupò non poco e giustamente sia il giudice Falcone che sua moglie Francesca Morvillo. La nostra iniziativa intendeva essere, e lo fu in effetti, un momento di solidarietà verso il magistrato siciliano, che personalmente avevo cominciato a conoscere agli inizi del 1987 nella mia veste di sottosegretario al Ministero dell’Interno.
Un ricordo particolare: dopo il convegno andammo a cena con Falcone mentre sopra di noi ronzava un elicottero e alla fine, l’avvocatessa Fernanda Contri, membro del Csm, pure lei intervenuta al Convegno dette al giudice un pacchettino di dolci. Questi- disse – sono per Francesca a parziale indennizzo per averle sottratto in quei giorni il marito. (al trenta aprile segue com’è noto il primo maggio).

L’ iniziativa che si è tenuta venerdì 17 giugno nella sede del Teatro del Maggio, in cui è avvenuta la presentazine del libro “Non solo per amore”, a cura di Cetta Brancato, Giovanna Fiume, Paola Maggio (prefazione di Marta Cartabia) dedicato alla figura di Francesca Morvillo, una delle prime donne magstrato, serve anche a stabilire un legame particolare di Firenze con Francesca Morvillo e la sua memoria. Giustamente l’importante libro che presentiamo vuole alzare il velo su quella che era stata per lungo tempo definita come “la moglie di Giovanni Falcone” e restituirci in tutte le sue dimensioni questa bella figura. Francesca Morvillo è stata una delle prime donne ad entrare in magistratura (e non fu un ingresso facile
quello delle donne in questa funzione) con un suo percorso di rilievo sia nella giustizia minorile che come consigliere della Corte d’Appello di Palermo. Divenuta moglie di Falcone, Francesca Morvillo conosceva bene i rischi a cui andava incontro e nonostante taluni inviti in tal senso, non si volle allontanare mai dal marito. In questo modo gli conferiva una particolare forza ma rischiava la vita. E così fu nella tremenda strage di Capaci: proprio pochi giorni fa, per alcuni personaggi di quella vicenda la Cassazione ha confermato quattro ergastoli ponendo fine al processo Capaci bis .
Firenze, che nel 1993 doveva conoscere l’attentato mafioso di via dei Georgofili, è stata sempre particolarmente sensibile e solidale nella lotta alla mafia.
Una lotta che non deve conoscere né soste né appannamenti, come dimostra il riemergere di illustri condannati in Sicilia oppure i recentissimi incendi di campi di grano ai danni di un imprenditore antiracket nel foggiano.
E’ un impegno – la lotta a tutte le mafie- che dobbiamo alla memoria di chi , come Francesca Morvillo, in questa battaglia ha dato la vita.

Foto: https://www.wikimafia.it/wiki/Francesca_Morvillo

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