Firenze – Scritte no vax e volantinaggio contro i vaccini. E’ questo, che è successo stamani davanti all’Istituto comprensivo Barsanti. Il volantinagio si è tenuto al mmento dell’ingresso degli alunni a scuola.
“Le scritte no vax e il volantinaggio contro i vaccini effettuato stamani davanti all’Istituto comprensivo Barsanti sono vergognosi e intollerabili. Sono gesti che condanniamo con forza. Sono un’offesa grave verso tutti i cittadini, adulti e più giovani, che con grande senso di responsabilità si vaccinano. Quello che è accaduto alla Barsanti non rispecchia la nostra città e quanti credono e danno fiducia alla scienza e alla medicina”, è stato il commento dell’assessore all’Educazione Sara Funaro.
“E’ inaccettabile che vengano strumentalizzate le scuole per fare propaganda contro i vaccini – ha proseguito Funaro – puntando sulla strategia del terrore. E trovo che sia altrettanto inammissibile il paragone con il nazismo, che ha segnato con discriminazioni e persecuzioni verso gli ebrei una delle pagine più buie della nostra storia, che ha lasciato ancora ferite aperte. Serve rispetto per la propria salute e per quella delle persone che ci stanno intorno e serve rispetto per la nostra memoria. Serve fare un passo in avanti, non un passo indietro”.
“Il camper della Regione che oggi riavvia i motori per vaccinare davanti alle scuole è la migliore risposta alle farneticanti accuse di chi, con il linguaggio del terrore, fomenta odio e semina sfiducia nella scienza”, sottolineano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, esprimendo la propria condanna di fronte alle scritte e ai volantini no vax.
“La recrudescenza di atti a cui stiamo assistendo nella regione coincide con il successo crescente della campagna vaccinale in Toscana e ci conferma che siamo sulla strada giusta, spingendoci a intensificare maggiormente gli sforzi per completare la copertura delle popolazione al più presto possibile”, concludono Giani e Nardini che rivolgono un “nuovo appello ai genitori a vaccinare le proprie bambine e i propri bambini, perché è un immenso gesto di amore verso di loro e verso la società”.