In sala del Tricolore passa con i voti della maggioranza la variazione di Bilancio, mentre l’opposizione – che vota compatta contro il documento – parla di una manovra dal respiro “elettorale”. Nel mirino della minoranza finiscono, in particolare, alcune voci.
“Sono forse una priorità i 20mila euro in più destinati alla comunicazione istituzionale, guarda caso a ridosso della campagna elettorale del 2019? Sono una priorità i 65mila euro destinati agli accordi di cittadinanza nei quartieri? E ancora, lo sono le maggiori spese correnti di 38mila euro per il call center carte d’identità? Così come i 45mila euro per trasferimenti alla Fondazione E35, società partecipata creata sotto il mandato Vecchi, di cui non ci sono ancor ben chiari i risultati?”, domanda la civica Cinzia Rubertelli che chiede attraverso cinque emendamenti, tutti bocciati, di dirottare le somme sul capitolo “Polizia municipale” e sulla formazione degli agenti. “In questa manovra – tuona la Rubertelli – non c’è un euro in più, confermando l’indifferenza della giunta verso un tema che per noi di Alleanza civica e parecchi cittadini è una priorità: la sicurezza”.
Accusa che il Pd rispedisce al mittente: “La nostra attenzione sul tema sicurezza non è inferiore a quella dell’opposizione e cerchiamo di attuarla con strumenti concreti non con la propaganda”, replica la consigliera dem, Maura Manghi. La maggioranza presenta un emendamento – poi approvato – che chiede di recepire stanziamenti regionali per 121mila euro sulla base di un bando per la sicurezza urbana, a cui il Comune ha partecipato con un progetto sulla zona stazione.
Molto critici anche i 5 Stelle: “Questa variazione di bilancio – spiegano i consiglieri Alessandra Guatteri e Gianni Bertucci – prevede un aumento delle spese correnti di 4,8 milioni di euro che, sommato agli aumenti delle altre due variazioni di aprile e di maggio, fa lievitare le spese di circa 12,4 milioni di euro, portandole da 168,6 milioni, sei a 181 milioni. Come amministratori pubblici rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni rimarchiamo l’impossibilità di entrare nel merito delle cifre che vengono solo riportate e mai spiegate con il dovuto approfondimento e raccordo”.