Middle East Now: vite di emarginati in esterno giorno

Firenze – Al festival Middle East Now è stato presentato, in anteprima italiana, il documentario The Bread Road del cineasta marocchino Hicham Elladdaqi. Siamo in un quartiere operaio di Marrakech, ogni giorno gli abitanti raggiungono la piazza principale per cercare lavoro. Il film ritrae un paesaggio umano nel cuore della città, mostrando la vita quotidiana di uomini e donne disoccupati che con dignità e tenacia aspettano di trovare lavoro.

La crisi del sistema del lavoro artigianale fondato sui i mestieri ha creato una forte disoccupazione. Le nuove dinamiche della globalizzazione e del capitalismo selvaggio stanno trasformando la cultura urbana di Marrakech. La strada del pane, The Bread Road, vuol dire un lavoro precario come muratori o idraulici nelle nuove periferie di una metropoli che insegue la seduzione di un prosperoso turismo globale. Il cineasta Hicham Elladdaqi mostra, andando oltre l’immagine esotica, i sentimenti collettivi di una comunità che crede nella solidarietà familiare e sociale resistendo al disagio economico del Marocco contemporaneo.

Hard Change, in anteprima italiana, presentato ieri pomeriggio al Festival dal coautore del film Yoad Earon, è un documentario girato in Israele. Due fratelli palestinesi Yichia (14 anni) e Hamam (8) che vivono a Tul Karem, per sostenere la loro famiglia, sono costretti a chiedere l’elemosina a Wadi Ara in Israele. Il film, originale e innovativo, segue le disavventure dei due, che rischiano la vita ogni giorno nel traffico caotico, tra gli attraversamenti e gli incroci di un’autostrada anonima.

Yichia e Hamam sono cresciuti in una famiglia povera di un piccolo villaggio rurale, si trovano intrappolati in un lavoro duro e insicuro che mette a repentaglio le loro giovani vite. Il documentario mette in evidenza l’atteggiamento ingenuo e irresponsabile di questa famiglia palestinese che manda i figli a chiedere l’elemosina, non sotto il segno della violenza, ma dell’ignoranza e della miseria. Hard Change propone uno sguardo innovativo nel panorama del cinema israelo-palestinese, mantenendo fuori campo il confitto tra palestinesi e israeliani.

Il rischio di questa scelta da parte dei registi è di eludere le cause di un conflitto che da molto tempo colpisce con la guerra e la miseria il popolo palestinese. Hard Change può diventare, agli occhi del pubblico, una storia postmoderna. L’incrocio dove mendicano Hamam e Yichia potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo, perché il film non lo inserisce in un contesto storico e politico.

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