Conoscere e curare sono temi centrali della pratica medica. La dimensione della conoscenza medica, però, acquisisce un valore fondamentale se articolata all’interno di una più ampia indagine epistemologicache integri la discussione delle principali teorie filosofiche, sociologiche e storiche della medicina con i recenti contributi offerti dalle scienze cognitive. Accanto alla dimensione della cura, infatti, vi è anche la conoscenza della medicina come sapere che concerne i fondamenti epistemologici, metodologici e cognitivi delle scienze dalla vita.
Il tema di un sapere medico e scientifico aperto all’analisi e al confronto con i principali contributi offerti dalle scienze umane è il tema di un convegno ‘La conoscenza e la cura’ oggi 30 settembre 2011 alle ore 15.30 presso la Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia e l'obiettivo della BIOM (Società italiana di storia, filosofia e studi sociali della biologia e della medicina. La BIOM si propone di elevare e diffondere la cultura storica e filosofica, e in particolare di promuovere le ricerche e gli insegnamenti di storia, filosofia e studi sociali della biologia e della medicina, nella loro più ampia accezione, senza limiti storici o geografici.
Tra i relatori, Alessandro Pagnini, Università di Firenze e Presidente BIOM, Bernardo Fantini, Direttore dell’Istituto di Storia della Medicina e della Salute di Ginevra, Giovanni Boniolo, Università di Milano e Fondazione IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare), Patrizia Guarnieri, Università di Firenze, Editor della rivista ‘Medicina&Storia’.
Iniziative culturali come queste possono contribuire ad abbattere steccati ideologici tra saperi ritenuti in Italia finora distinti e lontani per metodi e finalità. Le discipline biomediche, infatti, condividono con le scienze umane e con la filosofia l’attenzione alla centralità dell’essere umano paziente e sono portatrici di valori altrettanto fondamentali quanto quelli della cura. Una cognizione medica con uno sguardo più aperto, dotato di sensibilità epistemologica, può contribuire, così, a una migliore comprensione dei complessi fenomeni del vivente .