Oggi sabato 9 febbraio alle 11 alla Biblioteca comunale, nell’ambito della rassegna BiblioArt, l’Assessore alla Cultura del Comune di Lastra a Signa inaugura la mostra di opere del fotografo fiorentino Maurizio Berlincioni – “Fotocoppie”, curata da Andrea Lemmi.
Così si è espresso lo storico dell’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Giandomenico Semeraro: “Quando il ritratto è divertente diventa una cosa seria. Questa avvertenza può valere per la serie di fotografie, ormai mitiche, di Maurizio Berlincioni, esposte per la prima volta a Firenze nel 1982. Sono ritratti in bianco e nero di coppie – per lo più artisti fiorentini con rispettive/i consorti. L’eccezionalità di queste immagini sta però nella scelta dell’autore di come gestire o impostare i modelli: seduti frontalmente di fronte al fotografo, sul famoso divano a forma di grande, morbida bocca femminile disegnato a suo tempo da Salvador Dalì, Berlincioni li volle tutti infatti rigorosamente nudi”. Ma è un’altra l’idea geniale che fa di questa serie fotografica tutt’oggi un piccolo capolavoro d’ironia: le coppie si possono far e disfare a piacimento, con azzardati accostamenti, resi possibili dal taglio che divide il divano in due .
Da parte sua, l’Assessore alla Cultura, sottolinea come la produzione di Maurizio Berlincioni “si inserisca in maniera opportuna nel percorso di BiblioArt; mentre stimola i frequentatori della Biblioteca comunale a conoscere le molteplici esperienze dell’arte contemporanea, costituisce un modo nuovo di pensare e vivere l'arte: nella "casa dei libri", l'arte contemporanea fornisce un'esperienza quotidiana da vivere in uno spazio comune, in comune con gli altri. In questo senso, Bibliomedia, con le molteplici attività che la caratterizzano, si conferma sempre più come agorà, soprattutto per le giovani generazioni”.
Molti dei modelli sono per fortuna ancora in vita, mentre non c’è più Vera Biondi, la intuitiva gallerista di via della Vigna che fece da scenario. Sarà divertente andare a rivedere come erano 30 anni fa, di certo meno pance e niente rughe. E creerà anche una sensazione di melanconia per anni fiorentini vivaci, prolifici e quindi indimenticabili. Forse Berlincioni dovrebbe farne un altro di diario fotografico, accoppiando artisti, critici, galleristi e intellettuali in genere con un amministratore a loro scelta! Loro vestiti e il politico, una volta tanto, a nudo!.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 marzo 2013 in orario di apertura della Biblioteca comunale.