Macchè crisi! Vola il fatturato di Cso

Fatturato in volata (+11% in un anno) e occupazione pure (+9%). Macchè crisi! Per Cso, azienda specializzata in costruzione di strumenti oftalmici con sede alle porte di Scandicci, il 2011 è stato un anno al top. Una crescita impetuosa, quella di Cso, avvenuta quasi nell’invisibilità, semisconosciuta: partendo dal nulla oggi è pluripremiato leader mondiale di “lampade a fessura”. Ha 152 dipendenti, fattura 26,5 milioni di euro e il 50% della produzione è destinata al mercato internazionale. Il segreto? Tanta ricerca e sviluppo: il reparto interno è stato potenziato in questi ultimi anni, raddoppiando il personale. E poi c’è stata l’apertura di nuovi mercati: primo fra tutti la Cina, l’area asiatica, l’America del nord e del sud. In totale l’export copre il 50% del business Cso.
“Gran parte del merito di questi successi è dovuto all’innovazione applicata a 360 gradi e alla reattività rispetto al mercato” sottolinea Gilda Mura, figlia di uno dei due soci fondatori, responsabile del Sistema gestione qualità. Sono arrivati nuovi prodotti come Sirius (un sistema per acquisire immagini frontali e in sezione della cornea) e Cobra (che acquisisce immagini retiniche e presenta caratteristiche uniche sul mercato). “Anche i contatti con le università, i centri di ricerca e il polo Optoscana (http://www.optoscana.net/) sono fondamentali per alimentare le nostre idee perché ci offrono la possibilità di condividere progetti, know how e soprattutto di avere una visibilità più ampia a livello europeo”. Il distretto dell’optoelettronica fiorentina (poco conosciuto anche lui) è infatti una concentrazione unica a livello nazionale per competenze scientifiche, dove tante realtà lavorano in rapporti complessi di partnership e fornitura. Cso collabora con El.en, l’azienda di Sesto Fiorentino specializzata in sistemi laser. Poi c’è l’indotto: chi assembla componenti meccaniche, fabbrica lenti, produce trasformatori di rete, o chi vernicia per loro. Tutti in area Firenze- Scandicci.
Cso nel frattempo si allarga e continua a investire in infrastrutture, ampliando la sede di Badia a Settimo. Sembrano passati secoli da quando, nel lontano 1967 i due titolari Giuseppe Matteuzzi e Sergio Mura iniziarono la loro avventura imprenditoriale in via San Zanobi a Firenze, sotto una tettoia a cielo aperto. L’avevano presa in subaffitto da un australiano che aveva fatto il bersagliere nella guerra del ‘15/’18. Nel periodo eroico dell’inizio i primi strumenti ottici Cso hanno preso vita grazie a macchinari alluvionati che costavano poco, fra fili elettrici che pendevano da tutte le parti. Restano piccoli fino agli anni ’80, decollano negli anni ’90, e ancora non si fermano. Una volta realizzato uno strumento ce n’è un altro allo studio, subito dietro l’angolo. E’ stato così che la crisi non li ha neanche sfiorati.
 

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