Firenze – La Toscana, insieme a Basilicata, Campania, Molise, Sardegna e provincia autonoma di Trento, rimarrà per un’altra settimana in fascia gialla. Tre regioni passano invece in fascia rossa, Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, mentre tutte le altre saranno in fascia arancione (a Calabria, Emilia Romagna e Veneto, che già lo erano, si aggiungono ora Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta).
E’ quanto deciso dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati poco confortanti che indicano un Rt medio in Italia in crescita all’1.09.
Da domani entrerà dunque in vigore la nuova stretta già delineata con l’ultimo decreto legge che conferma la suddivisione a fasce fino al 5 marzo, proroga lo stato di emergenza al 30 aprile e il divieto di spostamento fra regioni fino al 15 febbraio oltre ad introdurre la cosiddetta fascia bianca in cui entreranno quelle regioni che risulteranno praticamente fuori dall’emergenza.
Il premier Giuseppe Conte ha firmato inoltre il nuovo dpcm con le misure per il contrasto all’emergenza Covid . La novità più rilevante, peraltro già annunciata, riguarda il divieto di asporto dopo le 18 per bar senza cucina, pub, birrerie, caffetterie ed enoteche e negozi di commercio al dettaglio di bevande. Una misura presa per evitare il rischio di assembramenti causati dai drink volanti.
Nelle giornate festive e prefestive rimangono chiusi i negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Tornano a scuola dal 18 gennaio, salvo specifiche ordinanze regionali, i ragazzi delle scuole superiori delle Regioni ‘gialle e arancioni’ almeno al 50% della presenza mentre nelle regioni in zona rossa i ragazzi rimarranno a casa dalla seconda media a seguire la didattica a distanza.
COSA SI PUO’ FARE E COSA NO – Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 e ci si potrà spostare fra le regioni soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità (si potrà comunque sempre rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione).
Resta valida fino al 5 marzo la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km ma non verso i capoluoghi di provincia.
Rimangono chiusi cinema, teatri, palestre, piscine e impianti sciistici. I musei potranno invece riaprire nelle regioni in zona gialla ma soltanto nei giorni feriali.
“E’ un servizio ai residenti – ha sottolineato il ministro della Cultura, Dario Franceschini – un primo passo, un segnale di riapertura”.
Un altro segnale è l’introduzione della zona bianca in cui le uniche restrizioni previste sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Una chimera visto che i parametri per entrarci – 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso – sembrano per tutte le regioni al momento irraggiungibili.
Per il resto valgono solite le regole.
In zona gialla, dunque in Toscana, ci si può muovere liberamente nella regione, tutti i negozi sono aperti, nei ristoranti e bar ci si può sedere al tavolo (massimo in quattro se non conviventi) fino alle 18.
In zona arancione libertà di movimento, ma solo all’interno del comune (fatta salva la regola per gli abitanti dei comuni sotto i cinquemila abitanti), negozi aperti ma bar e ristoranti aperti solo per l’asporto (i bar fino alle 18, i ristoranti fino alle 22) e le conse3gne a domicilio.
In zona rossa gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del comune, solo per lavoro, salute o necessità, sempre con autocertificazione. Anche in questa fascia è consentito lo spostamento all’interno del comune per raggiungere una volta al giorno un’abitazione in due persone (con minori di 14 anni, disabili o non autosufficienti conviventi). Per bar e ristoranti valgono le stesse misure della zona arancione mentre nelle regioni in zona rossa saranno aperti solo supermercati, edicole, farmacie, tabaccherie e negozi che vendono beni di necessità. Saranno chiusi invece i centri di estetica.