Una “dote” per incentivare le aziende ad assumere, o riassumere, lavoratori licenziati o in mobilità. Un bonus da 8 mila euro a fondo perduto a fronte di un contratto a tempo indeterminato, oltre ad un voucher da 3 mila euro per attività di formazione e, novità assoluta, l’abbattimento per tre anni dell’Irap che il datore pagherebbe sul costo di quel lavoratore. E’ tutto nel nuovo bando della Regione Toscana presentato oggi dall’assessore alle Attività Produttive, Lavoro e Formazione, Gianfranco Simoncini. «Dare a chi oggi assume un lavoratore espulso dal processo produttivo una dote da 12 mila euro credo rappresenti un contributo importante – ha spiegato – In un momento di grave difficoltà del mercato del lavoro cerchiamo di mettere insieme più iniziative per cercare di favorire la tenuta occupazionale. Abbiamo destinato in bilancio circa 6milioni di euro, ad esempio, per i contratti di solidarietà ed altri incentivi per l’assunzione, anche temporanea, di soggetti svantaggiati». Le risorse regionali a sostegno dell’occupazione ammontano, per il 2013, complessivamente a 13 milioni di euro.
I dati sulla disoccupazione in Toscana dell’Osservatorio regionale sull’andamento del mercato del lavoro, presentati sempre stamane, registrano un lieve miglioramento. Nell’ultimo trimestre del 2012 il tasso di disoccupazione toscano si è attestato sul 7,3%, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente era a quota 5,3%, ma solo 3 mesi fa raggiungeva quota 7,7%, e nel trimestre ancora precedente (gennaio-marzo 2012). toccava il record negativo di 8,4%. Sono state 124 mila, in Toscana, le persone in cerca di lavoro, ovvero ben 29 mila in più rispetto all'ultimo trimestre del 2011 e circa 6 mila in più rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione ha registrato un lieve aumento, pari a circa lo 0,7%, rispetto all'analogo trimestre del 2011, risalendo al 64,5% rispetto al 63,9% di un anno prima ed al 63,9% del trimestre precedente. I livelli restano ancora ben lontani dagli anni precrisi, se si pensa che nel 2008 gli occupati avevano raggiunto quota 66%. In questo quadro, la disoccupazione femminile resta elevata (9%), e non va meglio per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (disoccupaizone al 31,3%), anche se con valori comunque al di sotto della media italiana (34,9%).