Firenze – A sollevare il problema, giorni fa, era stata l’iniziativa dell’associazione “Terra!” che aveva denunciato un caso particolare ed emblematico: secondo l’associazione infatti i gruppo Eurospin avrebbe acquisito 20 milioni di bottiglie di passata di pomodoro, a 31,5 centesimi l’una. Il tutto, tramite un’asta online al doppio ribasso.
Dunque, doppio ribasso, sottocosto, spesso nascondono una pratica contraria ai principi di equità, trasparenza, legalità, vale a dire quella delle aste on line. e chi paga, in particolare e prima di tutto, sono i lavoratori della terra e la salute del consumatore. Sulla questione, la deputata toscana Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’agricoltura.
“Una pratica che avvantaggia fenomeni come il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura”, ricorda Cenni. Nell’interrogazione rivolta al ministro Gian Marco Centinaio, la deputata dem chiede se il Governo è a conoscenza di episodi relativi a questa pratica sleale e se sono in programma interventi per contrastarla in maniera rapida ed efficace.
Il caso sollevato dall’associazione Terra! e dalla deputata dem, mette in luce il meccanismo legato al fenomeno delle aste on line al doppio ribasso. Ed ecco come funziona: consiste nell’assegnare il contratto di fornitura all’azienda che offre il prezzo inferiore dopo due gare, in cui la base d’asta della seconda è il prezzo minore raggiunto durante la prima. “Si tratta di un circolo vizioso che porta al ribasso non solo il prezzo del prodotto per la Gdo, ma anche la qualità del lavoro in agricoltura, favorendo caporalato e illegalità”, ribadisce Cenni.