Nelle sedi delle amministrazioni pubbliche toscane e delle ditte costruttrici sono in corso le perquisizioni della Guardi di Finanza in relazione alla costruzione della bretella autostradale Lastra a Signa-Prato, finanziata nel 2006 ed a tutt'oggi ancora non iniziata. Le ipotesi di reato sono corruzione e truffa. La procura di Firenze, che si occupa dell’inchiesta, non ha però indicato ancora i nominativi degli indagati, ma fra gli uffici perquisiti vi sarebbero alcune direzioni della Regione Toscana, oltre alle sedi della società Infrastrutture toscane che si aggiudicò il projet financing e del consorzio che avrebbe dovuto realizzare l'opera. L'infrastruttura venne finanziata dalla Regione Toscana con 28.900.000 euro. «Il costo totale dell'intervento – spiegava una nota della Regione del 17 luglio 2006 – ammonta a circa 243 milioni di euro, di cui 28,9 milioni come contributo della Regione». Grazie alla bretella autostradale si sarebbero dovuti creare 9,4 chilometri di strada a quattro corsie. Negli atti, gli investigatori sottolineano che l'opera non è ancora iniziata anche se doveva essere già pronta nel 2010, nonché il fatto che non è stata intrapresa nessuna pubblica iniziativa volta al recupero del denaro perduto per finanziare l’opera mai iniziata. Ad aggiudicarsi il projet financing fu la Società Infrastrutture Toscane Spa, formata da Camera di commercio di Firenze (31%), Camera di commercio di Prato (2%), Autostrade per l'Italia (46%), Impresa Baldassini-Tognozzi-Pontello (5%), Consorzio toscano Costruzioni (2,2%), Consorzio Etruria (0,5%), Consorzio stabile Ergon (2,5%), Società Spea (0.6%), Global service toscana (0.2%), Mps Banca per l'Impresa (4,8%), Cassa di risparmio di Prato (2,2%), Cassa di risparmio di Firenze (1,5%), Cassa di Risparmio di San Miniato (1,5%)». L'opera venne in seguito affidata alla società consortile Bretella.
14 Luglio 2011
L’autostrada fantasma: al via le perquisizioni della Finanza
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