Roma – Si sta svolgendo stamattina nella sala capitolare del Senato la presentazione del libro, “Pierre Carniti. Tentare l’impossibile per fare il possibile. Testimonianze sulla storia di un uomo libero” una serie di saggi sulla sua figura raccolti dalla sorella Flo per Castelvecchi editore, Roma. Sono intervenuti, il sen. Dario Parrini, vicepresidente della Commissione affari costituzionali del Senato, la sen. Anna Maria Furlan, già segretario generale della Cisl, Alessia Potecchi responsabile del Dipartimento banche e fisco del Pd milanese, Giorgio Graziani della segreteria confederale della Cisl e la stessa Flo Carniti.
Nel suo intervento Valdo Spini , presidente della Fondazione Circolo Rosselli, ha sottolineato come Carniti abbia scritto una pagina molto importante del sindacalismo italiano e abbia fatto parte della generazione dei leader dell’unità sindacale con Luciano Lama, Giorgio Benvenuto e Bruno Trentin e come al tempo stesso sia stato il protagonista sindacale della politica antinflazione, condotta sulle linee elaborate da Ezio Tarantelli alla guida del centro studi della Cisl e che sboccò nell’accordo di San Valentino con il governo Craxi.
“Un grande sindacalista cristiano – così lo definisce Valdo Spini – che sottolinea il parallelismo della sua azione politica verso il Psi con quella della CFDT, il sindacato cattolico francese che agì in stretto rapporto con il PS di Francois Mitterrand. “Pierre Carniti era un uomo di grande indipendenza intellettuale. Rifiutò la presidenza della Rai per non dovere soggiacere ad una logica spartitoria”, ricorda Spini.
“Un cristiano sociale, o se vogliamo un laburista cristiano – conclude Spini – la sua figura costituisce oggi un punto di riferimento fecondo per chi cerca il rinnovamento della forza e della capacità di incisione del movimento sindacale da un lato e, dall’altro, per chi guarda ad un rilancio del partito democratico che vada oltre la cosiddetta fusione a freddo che ne aveva caratterizzato la fondazione”.