FIRENZE – La Procura di Firenze ha coinvolto nell’indagine sull’operato della Menarini anche la multinazionale Bristol Myers Squibb Italia, che avrebbe innalzato i prezzi dei farmaci che commercializzava per ottenere un indebito rimborso di circa 1 miliardo di euro dal Servizio Sanitario Nazionale. Secondo gli inquirenti, Menarini e Bristol Myers avrebbero cooperato per inserire nel prontuario farmaceutico nazionale alcuni farmaci da loro commercializzati a prezzi notevolmente gonfiati rispetto al costo effettivo di vendita. L’inchiesta, è bene chiarire, non concerne la qualità dei farmaci venduti, ma il loro costo per il Servizio Sanitario Nazionale, che li aveva acquistati come farmaci per i quali era previsto il rimborso. La Guardia di Finanza ha effettuato le perquisizioni nelle sedi della società nella giornata odierna. Stando alla prima ricostruzione degli inquirenti, Bristol Myers avrebbe concesso al gruppo Menarini una licenza esclusiva per il confezionamento e la vendita in Italia di prodotti farmaceutici con costi in continuo aumento sin dal 1984.
28 Luglio 2011
Inchiesta Menarini: coinvolta Bristol Myers Squibb Italia
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