Fivizzano (Massa-Carrara) – A seguito di un prelievo “forzoso” pari a 116 mila euro, questa mattina, il Consiglio comunale del paese montano reagisce approvando un documento con cui si dà mandato al sindaco Paolo Grassi di realizzare il trasferimento nella frazione più elevata di Sassalbo.
“Per poche centinaia di metri non rientriamo nell’esenzione che tutti i comuni montani, che si reggono sull’agricoltura e la forestazione – ha detto il sindaco Paolo Grassi – , dovrebbero avere e così abbiamo pagato l’Imu sui terreni agricoli, 116 mila euro che ritengo un prelievo forzoso; entro il 26 gennaio, inoltre, i miei cittadini dovranno saldare il conto, con enormi aumenti di tasse. Così il Comune di Fivizzano, sulle Alpi Apuane in provincia di Massa Carrara, sposterà la sua sede legale in una frazione ad 860 metri di altezza per provare a non pagare l’Imu agricola. Il Comune, infatti, avendo attualmente la sua sede legale al di sotto dei 600 metri, non e’ rientrato nell’esenzione prevista dal Governo, e ha dovuto pagare allo Stato 116 mila euro di Imu per i terreni agricoli nel 2014.
Il prossimo passo sarà’ la modifica dello statuto che consentirà di spostare la sede legale. “Avevo scritto anche al premier Renzi – commenta Grassi – spiegandogli che 116 mila euro per un comune di 8.000 abitanti sono un furto; ma sono stato inascoltato. Tanti altri comuni – conclude Grassi – sostenuti dalle loro Anci regionali, hanno fatto ricorso al Tar, tranne l’Anci Toscana. Per questo ho deciso di fare da solo: ci costringono ad iniziative di questo tipo”.