Il Museo dell’Accademia e le trasformazioni di Cecilie Hollberg

Il “Report 2016-2024”, con i risultati degli otto anni della sua direzione

Stava per finire il 2015 quando Cecilie Hollberg si insediava alla Galleria dell’Accademia di Firenze, alla guida della prestigiosa istituzione. Grazie alla sua visione lungimirante unita ad una profonda cultura l’Accademia è rifiorita. Una bellezza che va di pari passo con la qualità, l’accessibilità e la valorizzazione di tutti gli spazi, non solo del David.

Cecilie Hollberg dichiara:“Abbiamo mantenuto l’inconfondibile identità dell’amato museo, trasformandolo nello stesso momento in un ambiente accogliente e inclusivo, un luogo vivo di incontro per godere di bellezze, arte, musica, ricerche, storia, discussione, istruzione, intelletto o diletto”.

Nella prestigiosa, storica, sede Cecilie Hollberg ha presentato il volume “Report 2016-2024”, con il risultato significativo degli otto anni trascorsi sotto la sua direzione. Anni importanti di trasformazione volti a migliorare e riallestire le sale e apportare cambiamenti ai servizi.  

Il David di Michelangelo, che rappresenta l’anima della Galleria, e l’intera collezione sono state rese idonee per una maggiore fruizione e adeguate ai tempi di innovazioni digitali per sostenere i visitatori che sono aumentati del 42% in questi ultimi anni.

Le attività di restauro, ristrutturazione, ammodernamento e messa in sicurezza hanno inciso nella qualità della visita e nell’aumentata disponibilità di accesso di un pubblico nazionale e internazionale, che ha raggiunto il record di oltre due milioni di visitatori.

Gli interventi più rilevanti comprendono il nuovo ingresso e la nuova facciata. L’intera tratta di via Ricasoli, compreso la porzione sia del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” sia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze adiacenti hanno subito un intervento di risanamento, iniziato a settembre 2023, con restauro delle parti in materiale lapideo, le cornici delle aperture, la tinteggiatura di tutta la facciata, il nuovo impianto illuminazione e sistema di telecamere. Sono state aperte due porte, da due finestre esistenti per migliorare i percorsi di accesso e sicurezza alle persone. Anche l’ingresso, con la biglietteria, ha cambiato arredi ed estetica.

Gli altri grandi cantieri si sono sviluppati su 3000 mq del museo dove sono stati installati, sostituiti o sanificati e ristrutturati canali di areazione e di climatizzazione. Nuove didascalie e nuovi allestimenti di varie sale con pareti colorate per valorizzare le opere, aperti varchi, finestre e porte, dalla Gipsoteca al Dipartimento degli Strumenti Musicali, permettendo percorsi di accesso facilitati ai turisti.

Tutto il patrimonio artistico, documenti d’archivio è stato digitalizzato e messo online, mentre il biglietto d’ingresso è stato reso dematerializzato. Una delle vittorie più importanti, in fatto di cura dell’immagine ottenuta con l’Avvocatura di Stato è la tutela del David. Nel 2023, la Galleria dell’Accademia di Firenze ha vinto importanti cause contro l’uso illecito a fini di lucro dell’immagine del David. Oltre al danno patrimoniale, è stata riconosciuta per la prima volta, l’esistenza del diritto all’immagine del bene culturale, quale diritto costituzionalmente garantito ai sensi degli articoli 2 e 9 della Costituzione e dell’articolo 1 del Codice dei Beni Culturali.

Per l’attività culturale sono state allestite mostre di ricerca fondamentali, le collezioni si sono arricchite di nuove acquisizioni, e sono stati pubblicati cataloghi scientifici, come il primo repertorio della pittura della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Le mostre della Galleria dell’Accademia hanno sempre tratto spunto dalle collezioni esistenti all’interno dello spazio museale. La strategia è stata quella di concentrarsi su una grande rassegna nel periodo dell’anno della bassa stagione per attrarre il pubblico e incrementare il numero dei visitatori nel periodo di minor affluenza turistica. Dal 2019 con la perdita dell’autonomia e in seguito per le conseguenze della pandemia la programmazione annuale si è interrotta ma sono riprese nel 2022 con la mostra “Michelangelo, l’effige in bronzo di Daniele da Volterra” a cura di Cecilie Hollberg. Il 2024 è stato dedicato, con grande successo di pubblico e di stampa, al pittore fiorentino Pier Francesco Foschi.

Per la comunicazione la Galleria dell’Accademia di Firenze ha presentato il logo che unisce il nome storico e include, al centro, l’immagine del David inserito nel nuovo sito in varie lingue. Tutti gli eventi sono accessibili su “Accademia on line”, il canale digitale del museo che prevede anche visite in realtà virtuale, mini-serie documentaristiche, podcast, formati didattici, video artistici e focus sulle opere.

Grande impegno è stato dedicato alla digitalizzazione delle collezioni del museo per rendere il patrimonio conservato sempre accessibile agli studiosi, ai ricercatori e agli appassionati dell’arte.

Molti altri progetti riguardano percorsi di educazione e mediazione a specifici laboratori didattici ed educativi per avvicinare molteplici pubblici alle collezioni. Spazio anche all’inclusività con la partecipazione di persone neurodiverse, persone con disabilità cognitive o con disagio psichico.

Questo conferma quanto oggi la Galleria dell’Accademia, risulti attenta alle nuove tecnologie e alla dimensione museale come luogo di partecipazione totale e di ricerca all’avanguardia con i tempi. 

Total
0
Condivisioni
Prec.
Vernice rossa su sede Cisl, frasi ingiuriose, oscurata la telecamera

Vernice rossa su sede Cisl, frasi ingiuriose, oscurata la telecamera

Firenze – La scritta, tracciata con vernice rossa, lunga quasi 10 metri,

Succ.
Banche e IA: trasparenza, equità e soprattutto responsabilità umana

Banche e IA: trasparenza, equità e soprattutto responsabilità umana

Una Dichiarazione Congiunta regola l’uso delle automazioni algoritmiche

You May Also Like
Total
0
Condividi