I dipendenti dell’aeroporto a Vecchi: “No al progetto Parco della Musica”

interna primo pianoUna lettera di protesta e di dissuasione, inviata – guarda caso – proprio durante FestaReggio. L’hanno scritta e indirizzata al sindaco di Reggio, Luca Vecchi (foto), i dipendenti dell’aeroporto. Motivo? Chiedere la rinuncia al progetto di realizzazione del Parco della Musica, nell’area del Campovolo, opera che prevede – nelle intenzioni del neosindaco – la chiusura delle attività legate all’aeroporto.

Siamo di fronte all’ennesima speculazione ed esternazione propagandistica in relazione a un progetto totalmente privo di senso” scrivono i protagonisti della vicenda, che ricordano: “Sull’aeroporto di Reggio operano regolarmente e fruttuosamente realtà (…) che garantiscono da anni posti di lavoro altamente qualificati a uno svariato numero di persone (dietro a cui ci sono altrettante famiglie). Ma non solo: in un momento di recessione e crisi generalizzata gli operatori dell’aeroporto di Reggio hanno anche aumentato – rispetto al passato recente e meno recente – il numero degli addetti impiegati, generando lavoro, benessere e opportunità. In un momento di “vacche magre” come quello che stiamo passando, non ci sembra una cosa da poco“.

Nella lettera dei dipendenti (un documento piuttosto lungo che tocca vari aspetti della questione), non mancano riferimenti all’importanza del servizio aeroportuale come “bene di pubblica utilità: se certe città o località colpite nel passato più o meno recente da tragici eventi naturali o cataclismi – e di ciò ne abbiamo purtroppo memoria recente – avessero avuto un aeroporto nei dintorni, il primo soccorso e il supporto logistico alla cittadinanza sarebbero stati più immediati“.

In conclusione, dunque, – si legge nella lettera – per gli operatori “l’aeroporto di Reggio sta bene dove sta e come sta. Sarebbe bene che la gente (insieme a lei) se ne rendesse finalmente conto. In tutto il mondo le città fanno a coltellate per dotarsi di un aeroporto (Francia, Inghilterra e Germania hanno ciascuna un numero di aeroporti pari a dieci volte quello dell’Italia, e sono quasi tutti aeroporti minori come Reggio) e da noi si vuole rottamare un gioiello regalatoci dalla storia“.

Sul treno, anzi sul velivolo, dei dipendenti, sono saliti i rappresentanti delle liste politche reggiane Grande Reggio e Progetto Reggio, i quali (a firma della capogruppo Cinzia Rubertelli) hanno presentato una mozione in cui si chiede alla Giunta di Reggio di “garantire il regolare funzionamento pubblico dell’Aeroporto di Reggio Emilia mantenendone di conseguenza l’attuale funzione; e di richiedere alla Società partecipata Aeroporto di Reggio Emilia la presentazione di un piano industriale incardinato sullo sviluppo e potenziamento delle attività specialistiche attualmente ospitate nell’area o di altre di aviazione generale ivi insediabili“.

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