Nel documento si impegna la Giunta a “individuare un’area”, il giardino della Fortezza o altro ma è chiaro che la prima soluzione è quella desiderata, “con caratteristiche ad esso assimilabili, ove una ruota panoramica possa essere collocata in modo duraturo, inserendosi come elemento di novità nell’architettura cittadina, o comunque per un periodo congruo per soddisfare la domanda dei cittadini e dei visitatori”. La mozione è stata approvata oggi dalle Commissioni quinta (cultura e sport) e seconda (sviluppo economico). I proponenti sono Fabio Giorgetti, Nicola Armentano, Enrico Conti, Alessandra Innocenti, Maria Federica Giuliani, Barbara Felleca, Donata Bianchi, Renzo Pampaloni, Francesca Calì, Massimiliano Piccioli, Francesco Pastorelli, Luca Santarelli. In pratica tutta la maggioranza. “Va tenuto di conto – spiegano il capogruppo Pd Nicola Armentano e i consiglieri Fabio Giorgetti e Enrico Conti – che la ruota ha riscosso un notevole successo ed apprezzamento da parte di cittadini e visitatori che hanno potuto godere di un luogo di aggregazione e ammirare la città da una prospettiva certamente suggestiva e affascinante, un’esperienza, insomma, che vogliamo valorizzare e portare avanti. Registriamo in questo passaggio in commissione il voto favorevole soltanto del Pd, ci auguriamo che da qui al voto in Consiglio comunale ci possa essere convergenza anche da altri gruppi che si erano espressi favorevolmente su quest’esperienza”.
Convergenza probabilmente difficile da trovare (la maggioranza ha comunque i numeri per far passare la mozione salvo improbabili e clamorose sorprese) almeno per quanto riguarda la minoranza di sinistra che va subito all’attacco con la caustica ironia di Sinistra Progetto Comune. “Il Pd – sottolineano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – ha voluto dedicare una commissione a una proposta, vaga, ma chiara: rimettere la ruota panoramica fissa in città, da qualche parte. Dove non si sa. Continua a essere una priorità per la maggioranza una singola attrazione turistica. Anche perché da anni mancano soluzioni per il Luna Park, nonostante sia stato chiarito nel tempo che non potrebbe stare alle Cascine. Il senso dell’atto comunque ci pare un altro: una sorta di resa dei conti con la Soprintendenza, ritenuta un efficace tema per distrarre il dibattito pubblico dalle tante emergenze sociali del nostro tempo. Per strappare un sorriso, ci immaginiamo che dopo l’approvazione si possa assistere a un coro che canta: “è una giostra che va, questa vita che gira insieme a noi e non si ferma mai”. Un suggerimento per l’atteggiamento populista del Sindaco sul tema della ruota”.