Firenze – Avrebbe dovuto essere il giorno solenne della riapertura di cinema e luoghi di spettacolo. Invece. Oggi, sabato 27 marzo, Giornata mondiale del Teatro, è un giorno di lockdown come tanti. No. Niente cinema e teatri aperti. Niente musei visitabili anche nel week end. Tutto ciò che era stato promesso solo un mese fa in pompa magna non accadrà. I numeri della pandemia non lo consentono.
Con l’Italia rosso-arancione e zone gialle cancellate per decreto non c’è ancora spazio per la cultura. Del resto, da un anno a questa parte, è stata proprio la cultura a pagare il prezzo più pesante. A parte una timida riapertura la scorsa estate (ma d’estate si sa è sempre stato il momento meno propizio per cinema e teatri) i luoghi di cultura e spettacolo sono stati praticamente azzerati dalle norme sull’emergenza. Con centinaia e centinaia di migliaia di lavoratori che ruotano intorno al settore abbandonati al loro destino. Stupirsi? Non troppo, visto che la cultura, diciamolo pure, non è mai stata in cima alle attenzioni dei governanti neppure in tempi di pre-pandemia. Diciamo anche che nessuno aveva creduto troppo alle promesse.
Così, in questa Giornata mondiale del Teatro, dovremmo affidarci a Santo Internet. Se le sale sono chiuse, il teatro comunque non si ferma e lancia ancora il suo caparbio messaggio al mondo. “Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia – scrive Helen Mirren, grande attrice internazionale, scelta come messaggera per il 2021 – La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet. Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo”.
“L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi – prosegue la Mirren – non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. Non vedo l’ora”.
Helen Mirren è solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di grandi artisti che dal 1962 ad oggi si sono susseguiti come messaggeri scelti per celebrare la Giornata mondiale del Teatro. Il primo fu Jean Cocteau, seguito da Arthur Miller. E poi, giusto per citarne alcuni fra i tanti, Richard Burton, Laurence Olivier, Eugène Ionesco, Maurice Bejart, Pablo Neruda, John Malcovic, Isabelle Huppert. E ancora fra gli italiani Luchino Visconti, Umberto Orsini, Dario Fo.
L’Olimpo del teatro insomma.
Oggi, per celebrare questa giornata, la Fondazione Teatro della Toscana riapre “virtualmente” le porte del Teatro della Pergola di Firenze, del Teatro Era di Pontedera e del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci. “In un’epoca incerta come quella che stiamo vivendo, lo spettacolo dal vivo costituisce uno dei pochi avamposti di una realtà fatta di carne e ossa – afferma Stefano Accorsi, direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana – Continuiamo a sperare che, insieme alle dichiarazioni di intenti le istituzioni, in accordo con tutte le parti sociali coinvolte, sapranno farsi carico di un tema così complesso e articolato come quello della ripartenza dei luoghi della cultura e dello spettacolo. Dobbiamo fare tesoro di questo periodo, che ha accentuato la tendenza a fare lavoro di squadra. Sono e dobbiamo essere ottimisti”.
Di seguito, il programma.
In streaming sulle pagine ufficiali del Teatro della Pergola su Youtube e Facebook:
ore 18.20, Israel Galvan con Maestro De Barra commissionato da CAP UCLA e presentato in collaborazione con UCSB’s Arts & Lectures, The Joyce Theater e il Teatro della Pergola.
ore 19, Euripides Laskaridis con Here Not Here prodotto da Onassis Stegi e dal Théâtre de la Ville
di Parigi.
ore 19.20, I Giovani della Fondazione Teatro della Toscana con una lettura di brani scelti da Pinocchio di Collodi al Teatro Studio.
ore 21, La BandaDante un progetto su Dante in musica di Ambrogio Sparagna e Davide Rondoni con i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana.
In streaming sulle pagine ufficiali del Teatro Era su YouTube e Facebook:
ore 18, Work Sessions on Song of Traditons Workcenter/Thomas Richards.
ore 19.20, Katie’s Tales Workcenter/Mario Biagini.
0re 21, Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale – Il Nullafacente di Michele Santeramo, regia di Roberto Bacci, con Michele Cipriani, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Michele Santeramo, Tazio Torrini.