Montecastelli Pisano (Pisa) – Affila le armi, la resistenza sul territorio della geotermia toscana, nei confronti dei nuovi progetti di ricerca geotermica e perforamento del suolo di uno dei luoghi più incontaminati e suggestivi dell’intera Toscana. E l’avviso di disseppellimento delle asce di guerra giunge da Montecastelli Pisano, un piccolo e incantevole borgo ai limiti fra territorio pisano e senese, su cui pende una doppia minaccia: il progetto della centrale pilota denominato “Castelnuovo”, di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente (centrale pilota “Castelnuovo”, Toscogeo – Graziella Green Power) e quello della centrale geotermica di competenza regionale che fa parte del progetto ” Mensano” (Magma Energy Italia – Graziella Green Power).
Circa il progetto della centrale “pilota” di impulso statale, il Comitato Montecastelli informa che la sua pubblicazione sul sito del ministero dell’ambiente è avvenuta il 17 dicembre scorso; vale a dire, in deroga al termine del 26 ottobre previsto dalla legge per la presentazione del progetto stesso. La società proponente ha infatti richiesto la deroga (concessa, come è evidente).
Non solo: per illustrare anche plasticamente la continuità territoriale dei progetti di impronta statale e regionale, il Comitato rende fruibile anche l’immagine che rappresenta nel suo complesso la centrale sperimentale attualmente in fase di valutazione di impatto ambientale. Immagine da cui risulta evidente anche la sua prossimità al borgo di Montecastelli. Entro il 15 febbraio il comitato si riserva di presentare le opportune osservazioni presso il ministero.