Firenze – Dopo una estate calda e criminale al giardino Caponnetto, che ha visto l’apice il 18 agosto con la rottura della targa/lapide dedicata al Giudice, che ha visto poi per fortuna un miglioramento grazie ad un aumento delle forze dell’ordine ivi presenti, l’autunno al giardino è iniziato male; ovvero con i botti che stanotte a mezzanotte e venti hanno assordato i palazzi vicini. Un lancio lungo l’Arno in mezzo all’erba e vicino alle abitazioni, di due batterie di fuochi d’artificio, per un totale di 50 lanci.
“I fuochi a prescindere da chi li lancia dimostrano che la città è cambiata e che il controllo del territorio purtroppo è sempre più difficile. I fuochi rappresentano una attitudine criminale – dice Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto – la Fondazione, non tollerando in alcun modo tale situazione, continuerà a tenere alta l’attenzione”.
Sulla questione è stata posta un’interrogazione alla Camera: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/03322&ramo=CAMERA&leg=19