Forza Italia, sull’aeroporto pronta a votare il Pit

Firenze – Forza Italia è pronta a votare a favore del PIT regionale. È quanto hanno reso noto, questa mattina, il gruppo consiliare di opposizione, a margine della conferenza stampa indetta per presentare l’emendamento al piano, relativo alla lunghezza della pista aeroportuale. Un emendamento lungo poco più di 400 caratteri, ha reso noto il consigliere Massimo Parisi, “più o meno quanto i metri che proponiamo di aggiungere”. Troppo pochi i duemila previsti dal PIT, “dimensionato perfettamente per quanto attiene allo spazio per gli alberi, per il parco della Piana e addirittura per i ranocchi, ma non per la sicurezza e lo sviluppo dell’aeroporto”.

L’ipotesi di voto di Forza Italia a favore della variante urbanistica, una svolta di per sé, è dunque condizionato all’accoglimento della proposta. “Il PIT non può essere una presa in giro dei toscani – ha dichiarato Parisi – ma un atto di realtà e di verità per questa regione, che attende lo sviluppo aeroportuale. Riguardo la lunghezza della pista vogliamo che tanto da Roma quanto dal governatore Rossi venga detta, a riguardo, la verità. La pista di 2000 metri non è né sicura né opportuna per quelle che sono le esigenze di sviluppo dell’aeroporto di Firenze. Per questo noi presenteremo un solo emendamento, firmato dai 10 consiglieri regionali di FI. Se il PD voterà a favore, i nostri voti non mancheranno”. Se non dovesse essere accolto? “Valuteremo le conseguenze”, ha chiuso Parisi.

Il capogruppo Giovanni Santini lamenta “l’equivoco creato un anno fa da Rossi, quando fu adottato il piano aeroportuale, che mediava esigenze diverse all’interno della maggioranza”. Da un lato, “un forte proibizionismo ambientalista che garantiva l’esecuzione delle opere di compensazione e di mitigazione prima della realizzazione dell’aeroporto” e dall’altro “una dimensione della pista non all’altezza del core business affidato all’aeroporto stesso”. Se l’equivoco è stato alla base della nota posizione del gruppo, rispetto al piano, oggi il suo scioglimento è condizione essenziale per l’approvazione. “L’arrivo del privato – ha proseguito Santini – e dunque il risanamento della gestione aeroportuale della Toscana attraverso risorse non pubbliche, ha reso ancora più evidente quella contraddizione. Abbiamo parlato con la proprietà, ma ci è stato impedito di parlare con Enac, che pure aveva posto un’osservazione al PIT che condividiamo pienamente. Il suggerimento, cioè, a non indicare il dimensionamento della pista in questa fase, ma a subordinarlo al massimo sviluppo dell’attività commerciale dell’aeroporto di Firenze e al massimo livello di sicurezza auspicato”. Per Forza Italia, insomma, i 2000 metri di pista non garantiscono l’uno né l’altro. “Una pista di 2400 metri – ha chiarito Santini – sarebbe l’ideale tanto per gli standard di sicurezza quanto per gli obiettivi commerciali. Nel frattempo si è confezionata una unica holding tra gli aeroporti di Pisa e di Firenze, e quindi un sistema aeroportuale toscano che non produce all’interno dei due siti cannibalismi o concorrenza, ma che al contrario ripartisce equamente il core business dei due scali”; condizione favorevole a portare a Firenze l’importante fetta del traffico continentale.

 

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