Fondazione Caponnetto, il presidente Calleri lancia una proposta per la sicurezza cittadina

Il lancio è avvenuto nel corso della serata di commemorazione della scomparsa del giudice

Firenze – La Fondazione Caponnetto ha lanciato, martedì scorso, una proposta per affrontare in maniera unitaria, il problema della criminalità spicciola. Abbiamo fatto alcune domande al presidente Salvatore Calleri.

Presidente, la Fondazione si è resa protagonista di una proposta riguardo alla sicurezza urbana. Ce la può spiegare? 

Uno dei temi di cui si occupa la Fondazione Caponnetto è quello della criminalità di strada. Oggi non esiste la micro criminalità, semmai in questo modo può definirsi la criminalità per fame che avviene nei supermercati e che è comunque residuale. La criminalità di strada è per chi la subisce un forte condizionamento della libertà sia economica che personale. 

Qual è il ruolo dei comitati cittadini? 

È un ruolo ovviamente importante che va tenuto nella giusta considerazione fornendo loro un aiuto con le competenze di cui disponiamo.  Serve poi una unità di progetto e di azione tra i vari comitati,  che a Firenze stanno andando in buona parte in quella direzione. 

Perché avete ritenuto di entrare nel merito della sicurezza urbana?

La sicurezza urbana è importante in una città come Firenze. Una città moderna deve basarsi su un  progetto sistemico di sicurezza dal crimine e sicurezza sociale.

Come è legata al vostro ruolo di attività contro le mafie?

Le mafie vivono della insicurezza altrui e della propria sicurezza criminale. Sfruttano sempre la situazione. Non dobbiamo dimenticarcelo.

 Quale sarà l’ambito della proposta, ovvero, la lancerete anche a livello nazionale?

A livello nazionale abbiamo fatto nascere un gruppo di lavoro formato da tre persone sia di destra che di sinistra che lavoreranno a delle modifiche chirurgiche alla c.d. legge Cartabia per migliorarla e far cessare il senso di impunità che è sorto a Firenze ma non solo per determinati crimini.

A livello locale abbiamo formato un gruppo per sensibilizzare gli amministratori locali ad usare i loro poteri, giuridici e sociali, in materia di sicurezza che non sono poi così limitati. Occorre lavorare in modo sinergico tra nazionale e locale.

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Commenti 1
  1. Grande Salvatore, bellissima iniziativa,reale,concreta e se recepita a livello politico, utilissima per stradare varie generazioni.La Fondazione Caponnetto sta facendo un lavoro splendido sul territorio,complimenti.

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