Facciata di San Lorenzo: Renzi risponde alle soprintendenze

FIRENZE – Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nei giorni scorsi aveva lanciato l’idea di un referendum cittadino per decidere se dare alla facciata della basilica di San Lorenzo il volto voluto da Michelangelo. Le soprintendenze fiorentine, però, avevano espresso forti perplessità sulla proposta di realizzazione del progetto del 1515. «Io voglio rimettere a posto il mercato di San Lorenzo, anche perché i fiorentini mi pagano per quello, per rimettere a posto la città», ha dichiarato il primo cittadino di Firenze. «La proposta di discutere della facciata di San Lorenzo e arrivare ad un referendum – ha continuato – non significa che il sindaco si è messo in testa di fare una facciata piuttosto che un’altra: significa invece che, secondo me, è importante che i fiorentini tornino ad apprezzare San Lorenzo, a discuterne e a decidere loro. Siccome mi accusano sempre di decidere tutto io, stavolta decidono i fiorentini e io non entrerò nel merito di dire se bisogna farla o meno». Ai denigratori della sua proposta, poi, Renzi ha ricordato che a Firenze, come pochi sembrano rammentare, più di una facciata è stata edificata in tempi successivi alla costruzione della chiesa, come, per fare solo due esempi, le ottocentesche facciate del Duomo e di Santa Croce. «Ai cittadini – ha quindi concluso Renzi – dico: teniamo San Lorenzo più sicuro, rimettiamo a posto il mercato e alla fine i fiorentini decideranno se votare sì o no alla facciata di Michelangelo, ma i fiorentini: perché la città è dei fiorentini, non è delle soprintendenze e basta».

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