
Il successo di Francesca Schiavone al Roland Garros 2010 è ormai un lontano, seppur piacevole, ricordo. La Leonessa non ruggisce più e l’altra punta di diamante del tennis italiano, Flavia Pennetta, sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori. Poco male visto che il nostro tennis sta tornando ad essere protagonista in scenari di prim’ordine grazie all’esplosione di Sara Errari e Andreas Seppi, entrambi presenti da diverso tempo nelle classifiche mondiali ma che, da poco, hanno raggiunto il miglior piazzamento di sempre nei rispettivi ranking, 23ma la bolognese 25mo l’altoatesino (destinati a migliorare ancora al termine dell’attuale edizione del Roland Garros). Sara ha voluto scegliere il 2012 come anno della sua definitiva consacrazione; la tennista emiliana ha già vinto tre tornei del circuito WTA a partire da gennaio, tutti sulla terra rossa, eguagliando così il record stabilito nel 2011 da Roberta Vinci e, attualmente, sta dando spettacolo alla kermesse parigina sbaragliando tutte le più quotate avversarie. I quarti di finale raggiunti in seguito alla perentoria affermazione sulla russa Kuznetsova rappresentano il suo miglior risultato ottenuto in terra francese e il suo attuale stato di forma, unito ad una maggior sicurezza nelle proprie capacità, fa presagire che la sua cavalcata al trono di Francia sia ben lontana dall’essere al termine.
Discorso, purtroppo, che non può valere anche per l’eroico Andreas Seppi che, i quarti, li ha solo sfiorati ma contro il numero uno del mondo Novak Djokovic. Della sua partita contro il campione serbo rimangono comunque i numerosi applausi strappati al pubblico del Philippe Chatrier e, forse ancor più importanti, quelli prolungati dello stesso numero uno costretto a sudare le famose sette camicie contro l’esuberanza e la sicurezza del tennista italiano. Anche l’altoatesino ha raggiunto quest’anno il punto più alto della sua carriera e sembra intenzionato a non fermarsi qui. Lo scorso 6 maggio, a Belgrado, ha conquistato il secondo torneo ATP della sua carriera ed una settimana più tardi i quarti di finale degli Internazionali di Roma, sconfitto dal numero tre del torneo Roger Federer. A Parigi, per metà gara, ha messo sotto la testa di serie numero uno esprimendo un tennis di assoluto livello contro il quale Djokovic ha dovuto opporre il proprio miglior repertorio per non finire anzitempo l’avventura nel secondo torneo del Grande Slam. Solido, continuo e senza mai badare ai risultati dei pronostici, Seppi ha giocato un tennis mai visto prima nelle sue partite e che, in futuro, può mettere in difficoltà chiunque. Due nuove rose sono sbocciate, speriamo che non appassiscano troppo presto.
Gianluca Ferrari