Ecco a voi il vero volto di Filippo Brunelleschi

Il ritratto scultoreo in terracotta realizzato nel 1447 dal figlio adottivo Andrea di Lazzaro Cavalcanti

Il ritratto scultoreo in terracotta realizzato nel 1447, all’indomani della morte di Brunelleschi, dal figlio adottivo Andrea di Lazzaro Cavalcanti detto il Buggiano, dopo un oblio lungo sei secoli, è stato rinvenuto tra gli arredi di una dimora storica del territorio fiorentino e acquistata dal Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore per la somma di 300 mila euro.

Probabilmente la scultura del Buggiano era servita come modello per il busto marmoreo del sommo architetto nel monumento commemorativo del Duomo di Firenze.

Antonio Natali, consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore afferma: “È noto che entrambi ebbero dall’Opera di Santa Maria del Fiore incarichi ragguardevoli: di Brunelleschi non importa dire, mentre del Buggiano andranno ricordati i mirabili lavabi umanistici nelle sagrestie del duomo e, in questo frangente, soprattutto il monumento celebrativo di Brunelleschi in cattedrale, che ha il suo modello proprio nell’odierna testa di terracotta”.

Il ritrovamento fortuito, oltre all’eccezionalità della scoperta, permette di conoscere meglio il volto dell’uomo che ha traghettato Firenze e la storia dell’arte nel Rinascimento. Infatti sono pochissimi i ritratti finora conosciuti, quello scultoreo del monumento marmoreo nella Cattedrale di Firenze e la maschera mortuaria nel Museo dell’Opera del Duomo. Altri due in pittura, uno di Masaccio nella Cappella Brancacci all’interno del Carmine e l’altro in una tavola attribuita dal Vasari a Paolo Uccello. L’uso della terracotta che si ritrova anche in altre sculture del periodo fa pensare a un genere molto utilizzato.

Giancarlo Gentilini, già Professore Ordinario di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Perugia e Alfredo Bellandi, Professore Associato di Museologia, Critica Artistica e del Restauro dell’Università degli Studi di Perugia, autori dell’importante riconoscimento spiegano:  “Si tratta di un ritratto ‘al vero’, considerando che Brunelleschi era notoriamente “piccolo di persona e di fattezze” (Vasari 1568), e le misure del volto, forse leggermente ridotte dal consueto ‘ritiro’ dell’argilla, sono sostanzialmente equiparabili a quelle che si ravvisano nella maschera mortuaria in gesso e nell’effigie marmorea, ma rispetto al calco facciale l’immagine, ora priva della contrazione del rigor mortis, assume proporzioni più armoniche, il volto è quasi iscrivibile in una sfera”.

La testa delle dimensioni di cm 25,6 x 22,1 x 20,2 e del peso di kg. 7,1 ed è formata da un solo blocco di argilla, nonostante la fragilità del materiale si è conservata quasi intatta e dopo un necessario restauro sarà esposta in una mostra per poi entrare a far parte del Museo dell’Opera del Duomo.

Il 15 aprile 1446  Brunelleschi muore a Firenze e forse il Buggiano realizza subito la maschera funeraria del padre adottivo secondo un’usanza antica ancora praticata a Firenze. Alla fine dello stesso anno i Consoli dell’Arte della Lana decidono di traslare il corpo dal Campanile di Giotto alla Cattedrale. L’anno successivo, gli Operai dell’Opera di Santa Maria del Fiore decisero di costruire un monumento in suo onore, con una epigrafe affidata al Marsuppini e affidano la realizzazione dle monumento ad Andrea Cavalcanti.

Andrea di Lazzaro Cavalcanti detto il Buggiano dal borgo della Valdinievole nacque nel 1412, venne adottato all’età di sette anni da Filippo, inserendolo nei principali cantieri delle chiese fiorentine dove scolpì opere ragguardevoli in gran parte progettate dallo stesso Brunelleschi. Morì a Firenze il 21 febbraio 1462.

In foto: Ritratto di Filippo Brunelleschi, Andrea di Lazzaro Cavalcanti detto Il Buggiano, testa in terracotta, modello del ritratto per il monumento al Brunelleschi nel Duomo di Firenze, 1447

Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore

Total
0
Condivisioni
Prec.
“La vita s’impara” di Augias: l’effetto subliminale della parola nazione

“La vita s’impara” di Augias: l’effetto subliminale della parola nazione

Un’intervista a proposito dell’uso di termini contenuti nella Costituzione

Succ.
Sensori per i diabetici, la Toscana vince il premio di sanità digitale

Sensori per i diabetici, la Toscana vince il premio di sanità digitale

Il Politecnico di Milano premia la Regione per l'innovazione

You May Also Like
Total
0
Condividi