Dopo la messa in sicurezza, a breve riaprirà il Forte Belvedere di Firenze

Nell’estate del 2007 un giovane romano, Luca Raso, era morto precipitando da uno dei bastioni interni. L’anno seguente a perdere la vita nella roccaforte medicea che sovrasta i giardini di Boboli era stata, invece, la trentasettenne Veronica Locatelli. Dal giugno del 2008 la palazzina del Forte Belvedere di Firenze era stata posta sotto sequestro preventivo, ma nel 2010 il tribunale di Firenze, incaricato dell’inchiesta sulla morte della giovane, aveva ordinato il dissequestro e la restituzione al Comune della villa-fortilizio eretta da Bernardo Buontalenti fra il 1590 ed il 1595. L’ingresso al complesso, però, è stato vietato dal tribunale fino a quando l’amministrazione comunale non avrà eseguito i lavori di messa in sicurezza dell’area. Gli interventi richiesti dal tribunale, iniziati a giugno con la ristrutturazione della palazzina e delle terrazze ad essa adiacenti, costeranno complessivamente al Comune di Firenze circa un milione e mezzo di euro, ma porteranno alla riapertura dell’intera area del Forte Belvedere. Nel piano di messa in sicurezza del fortino mediceo sono previsti il potenziamento dell’illuminazione ed importanti interventi sui bastioni, che avranno rispettivamente il costo di 400.000 e 600.000 euro. Dato lo stato di avanzamento dei lavori, il Comune ha chiesto al tribunale di riaprire almeno la palazzina, nella quale le operazioni edilizie sono già terminate, per tenervi l’assemblea cittadina dei “Cento luoghi”, prevista per il 28 settembre. 

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