Firenze – Il problema del digital divide, traducibile come “divario digitale”, è una delle tappe indispensabili da risolvere per quanto riguarda l’nclusione dell’intera popolazione nell’uso delle nuove tecnologie digitali. Una criticità fondamentale, che rischia di spaccare una società già divisa in ceti e fasce economiche, fra cittadini digitali e non. Dal comune di Firenze proviene l’iniziativa di mettere on line una piattaforma che possa essere utilizzata dai cittadini proprio per acquisire più consapevolezze nei confrotni dei nuovi strumenti. Un passo necessario, dal momento che il sindaco di Firenze Dario Nardella prevede che già alla fine del 2021 i citadini potranno eseguire online qualsiasi pratica.
L’annuncio è stato dato dallo stesso Nardella che è intervenuto oggi, da remoto, all’assemblea annuale dell’Anci.
“Questa piattaforma – ha spiegato il sindaco – utilizzerà le risorse di molte altre istituzioni pubbliche oltre al Comune e ci permetterà di offrire a tutta la nostra popolazione informazioni, progetti, idee, strumenti, occasioni di formazione, così che i cittadini possano essere consapevoli delle proprie competenze digitali e potranno usare al meglio le opportunità che metteremo loro a disposizione”.
Sarà una piattaforma gratuita, dove chiunque potrà navigare e fare corsi di formazione per imparare a usare gli strumenti digitali. “Nostro obiettivo – ha sottolineato il sindaco – non è solo quello di avere una città smart ma anche fiorentini smart: non vogliamo cadere nel paradosso di investire sulle tecnologie e non sulla cultura e sulla formazione dei nostri cittadini”.
“Ma anche dal punto di vista delle infrastrutture digitali – continua il sindaco – siamo all’avanguardia: Firenze ha oltre 300 chilometri di fibra di proprietà, senza contare la fibra posata da altre aziende private come Tim e Open Fiber, ed è in grado di rispettare appieno gli obiettivi del Governo sulla digitalizzazione. A febbraio prossimo, termine fissato dall’Esecutivo per far partire i piani di digitalizzazione dei Comuni, noi saremo già al 70% dei servizi digitali offerti e entro la fine dell’anno saremo al 100%. Questo significa che alla fine del 2021 i cittadini potranno fare online qualsiasi pratica”.
Foto: Luca Grillandini