Prato – Si è conclusa con una grande partecipazione di pubblico (nel rispetto delle norme anticovid), la prima edizione di un focus nuovo ed originale che si è svolto a Prato il 9 e il 10 ottobre in due dei luoghi simbolo della città: Museo del Tessuto e Officina Giovani.
Due giornate intensissime di appuntamenti culturali, linguistico-
Una manifestazione dal titolo avvincente, «Seta dialoghi sulla Cina Contemporanea», organizzata dall’associazione Orientiamoci in Cina, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Prato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e di numerosi sponsor, e inaugurata dal già ambasciatore italiano in Cina Alberto Bradanini presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea. Attraverso la sua testimonianza di diplomatico in Oriente e studioso di cose cinesi, ha mostrato quella Cina che non ti aspetti raccontandone la storia attraverso l’ideologia,la forza del Partito,fino ai rapporti con gli altri Paesi,alle sue religioni e alle sue scelte economiche.
Un modo per capire meglio quelle dinamiche socio-politiche, anche alla luce di un suo recente libro “Oltre la grande Muraglia”, che all’Occidente appaiono ancora velate di mistero,”forse poiché nell’inconscio occidentale questo Paese conserva un’immagine di estraneità e di difficile accesso, quasi si trattasse di una creazione surreale”. Con il libro Una Cina “perfetta”. La Nuova era del PCC tra ideologia e controllo sociale, del giornalista e analista politico Michelangelo Cocco, è venuta fuori invece che dal 1921 ad oggi la storia della Cina ha coinciso con quella del suo Partito comunista, anche perché nelle fasi di “repressione” (come quella attuale), che si sono alternate a quelle di “liberalizzazione”, la società civile è stata sistematicamente soppressa e cooptata dal Pcc, che oggi più che mai rivendica il monopolio assoluto su ogni decisione.