Com’era pieno il mio negozio: esercenti sull’orlo di una crisi di nervi

Calati i consumi al dettaglio nell’ultimo trimestre 2015 e le previsioni 2016 sono all’insegna del pessimismo…

Nonostante una chiusura 2015 in lieve crescita per i prodotti alimentari (+0,9% nell’ultimo trimestre), tra gli operatori reggiani del commercio prevale il pessimismo rispetto all’evoluzione dei consumi nella prima parte del 2016.

A incidere sulle previsioni, che per il 47% sono orientate alla stabilità e per il 42% parlano invece di una contrazione, sono sicuramente i dati registrati nell’ultimo trimestre 2015 per le vendite complessive al dettaglio, che secondo le analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio sono scese dell’1,2%, consolidando una tendenza alla contrazione già manifestata dopo un inizio d’anno assai più promettente.

Nel periodo gennaio-marzo 2015, infatti, le vendite – in netta controtendenza rispetto ai trimestri precedenti – avevano fatto segnare un aumento del 3,6%

Le attese per la prima parte del 2016, come si è detto, sono invece di tutt’altro segno, e queste previsioni, anche se con differenti intensità, sono espresse da tutte le tipologie di negozio: dettaglio alimentare, dettaglio non alimentare e grande distribuzione organizzata (ipermercati, supermercati e grandi magazzini).

Le previsioni, dunque, parlano ancora di una situazione di sofferenza generale delle vendite, che già a fine 2015 erano apparse negative per i prodotti non alimentari, con una chiusura a -2,3% nell’ultimo trimestre e un saldo leggermente negativo anche per la grande distribuzione organizzata (-0,2%).

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