Cinema e Donne nasce dalla collaborazione con altri festival europei

Firenze – L’edizione 2022 del Festival internazionale di Cinema e Donne di Firenze nasce dalla collaborazione con i più interessanti festival europei dedicati alle tematiche femminili e alla produzione delle registe di tutto il mondo: “Films Femmes Mediterranée”, di Marsiglia, dedicato al cinema dei paesi che si affacciano su questo mare, ricco di culture, drammi e speranze; “Dràc Magìc” di Barcellona, solidamente inserito in una delle regioni culturalmente più vivaci della Spagna, la Catalogna; “Tricky Women/Tricky Realities “,Festival di Vienna, primo e unico festival dedicato ai film d’animazione di donne e di registi Queer. Per ogni festival ospite, sono state selezionate opere di autrici di grande qualità; dalla Spagna arriva una sezione monografica, “Il tesoro della Catalogna”, un percorso di grandi autrici, dagli anni 70 ai giorni nostri.

Films Femmes Mediterranée”, Marsiglia: Il festival nasce nel 2006 a Marsiglia in seguito ad una richiesta della Camera di Commercio della Région Paca (Provenza, Alpi, Costa Azzurra) al fiorentino Laboratorio Immagine Donna, di organizzare, in occasione dell’Esposizione annuale dei prodotti della produzione artigiana e industriale dei Paesi Mediterranei, un evento speciale dedicato al Cinema delle Donne Italiane.

Il festival nasce quindi proprio come emanazione del festival fiorentino, diretto da Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo. Il primo evento ottiene un grande successo di pubblico e critica: si tratta di una selezione di film e una mostra di costumi realizzati da Lina Nerli Taviani, presente all’incontro.

Il Festival di Marsiglia è unico nel suo genere, per la doppia vocazione. Il cinema delle donne e il cinema Sud, che testimonia la necessità di capire cosa succede tra le due rive del Mediterraneo. La manifestazione dà spazio alle autrici dei paesi di tradizione francofona della costa meridionale, come Marocco, Algeria, Tunisia, Libano, Siria, insieme a Grecia e Turchia. Per l’Italia rimane un’attenzione particolare determinata anche dal comune problema delle migrazioni, ben presente nella realtà e nelle rappresentazioni dei film in programma al festival francese. Tra le ultime iniziative organizzate, un evento speciale dedicato a Emma Dante tra cinema e teatro in collaborazione con l’associazione Dante Alighieri di Hyères.

Mostra Internacional de Films de Dones Dràc Magìc”, Barcellona: Drac Magic è una cooperativa culturale nata cinquant’anni fa, prima della caduta del Franchismo, con intenti innovatori. Lo slogan che lo ispira è Generamos comunidad regeneramos imaginarios. Molto attiva e molto radicata nel suo territorio coordina e organizza manifestazioni artistiche e di cultura, insieme a iniziative sociali molto partecipate su cooperazione e promozione del lavoro femminile.

La cooperativa è fondatrice dell’associazione Catalunya Film Festivals alla quale si lega anche il Festival Drac Magic ideato da Anna Solà e Marta Selva, nel 1993. Il festival, incentrato sulla riscoperta delle pioniere del cinema, le autrici non convenzionali e innovatrici, offre anche un’ampia panoramica del cinema contemporaneo analizzato da un punto di vista femminista. Il festival di Barcellona svolge un’attività permanente per gruppi di intervento nei campi della formazione professionale, delle didattiche innovative, della prevenzione della violenza contro le donne e le discriminazioni di genere. Queste attività prevedono l’uso del cinema per la conoscenza critica dei linguaggi audiovisivi

“Tricky Women/Tricky Realities”, Vienna: Primo e unico festival dedicato ai film di animazione di donne e di altre soggettività genderqueer. L’iniziativa ha portato l’attenzione del pubblico su film bellissimi e poco conosciuti, come quelli dell’Est Europa dedicati in apparenza ai bambini, ma pieni di suggestioni letterarie e pittoriche.

Ad essere presenti al festival sono i mondi fantastici e a volte distopici delle disegnatrici giapponesi, o le emergenze sociali del cinema d’animazione di Florence Miailhe, quest’anno ospite a Firenze con il film “La traversèe”.  Dall’uguaglianza di genere alla digitalizzazione, dai diritti umani al mondo del lavoro alle questioni sociali, economiche ed ecologiche, dal 2001, Tricky Women/Tricky Realities esplora le questioni sociali e politiche da una prospettiva femminista e artistica e offre nuovi modi di evidenziare le disuguaglianze sociali. Offre una piattaforma di presentazione, scambio internazionale / nazionale e trasferimento di know-how

Il punto di forza della pratica cinematografica d’animazione è che liberandoci dai confini del mondo materiale, possiamo aprire uno spazio per il possibile al posto del fisico e ricordare al pubblico che ci sono modi alternativi per coinvolgere e articolare realtà difficili” – ha affermato Amanda Barbour ne “L’animazione come strumento per distruggere il patriarcato”.

“L’animazione – continua Amanda Barbour- combina e condensa il banale e il surreale e ci consente di presentare anche le questioni più difficili in modo compatto e comprensibile. L’animazione può dire l’indicibile. L’animazione può rompere le strutture esistenti e ricostruirle in modi nuovi, può aprire regni discorsivi di possibilità, creare nuove opzioni e sfere di azione e fornire diverse prospettive; l’animazione espande il vocabolario visivo”.

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