Chiusure Covid e sindaci, Nardella: “Possiamo fare tutto ma non siamo il Padreterno”

Firenze – Il sindaco di Firenze lo aveva anticipato con un post sul suo profilo, “So che la situazione è difficile – aveva scritto – ma lasciare sulle spalle di noi sindaci la scelta delle zone dove imporre e controllare il #coprifuoco è impossibile. Il Governo corra ai ripari subito e cambi questa regola”. Dario Nardella non era solo, ma in buonissima compagnia, tant’è vero che De Caro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, ci era andato giù molto duro, chiedendo di evitare questo “scaricabarile” sui sindaci. E il ministro Boccia oggi chiarisce: smussato il testo, la parola sindaci scompare dal Dpcm. D’altro canto, il sindaco di Firenze ci torna sopra, a margine di un incontro con la stampa che si è tenuto oggi a Palazzo Vecchio”.

“Il coprifuoco dovrebbe farlo lo Stato – dice Nardella, rispondendo alle domande dei giornalisti – un sindaco può fare tutto, ma non è il Padreterno”. E se proprio lo Stato volesse attribuire ai sindaci questa responsabilità, è dallo Stato che dovrebbero provenire  “regole, strumenti e il supporto delle forze dell’ordine”. Insomma chiudere strade o piazze non può essere affare solo dei primi cittadini, ma deve esserci, secondo il sindaco di Firenze, corresponsabilità da parte dello Stato. Fra i motivi che Nardella elenca, ce n’è anche uno squisitamente operativo: “Sapete cosa ci è servito per contingentare piazza Santo spirito, cosa d’altro canto utile? – chiede il sindaco – almeno 50 unità, con personale di carabinieri, polizia, guardia di finanza, steward… Immaginatevi cosa potrebbe essere chiudere dieci, venti piazze”. Insomma, il problema che si pone è:  con quali forze prendere queste misure e poi eseguire i controlli? In ogni caso, annuncia il sindaco, domani si terrà un Cosp, Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica,  provinciale “perché queste cose non si possono assumere in modo solitario. Dobbiamo decidere insieme, se poi nel frattempo dal Governo arrivano indicazioni più chiare noi saremo più contenti”.

Foto: Il sindaco Dario Nardella davanti a Palazzo Vecchio, foto d’archivio

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