Case del Comune in vendita, volantinaggio nel “quadrilatero” a Santa Croce

Firenze – Volantinaggio in Santa Croce. Nel famoso quadrilatero, ultima roccaforte delle abitazioni popolari nel centro storico, quello che è delimitato da via dei Pepi, via di Mezzo, via Pietrapiana e via Fiesolana. A essere distribuita e spiegata (molta gente si ferma, chiede, ascolta), è una sorta di lettera aperta alla città. Vi è scritto che la manovra della giunta comunale, alienare le case che per oltre trent’anni hanno assolto alla funzione di edilizia popolare, “è illegale”. Si ferma la gente, legge, ascolta. Qualcuno ricorda l’ultimo tentativo, prima dell’attuale, di vendere le case di quel quadrilatero. C’è qualche residente , fiorentino, che ricorda quando l’allora assessore alla casa Tea Albini (2003) tentò la vendita e tutta via dei Pepi scese in strada per impedirlo. Nella lettera, si ricordano anche le svariate delibere con cui il Comune di Firenze chiese (e ottenne) fondi regionali finalizzati  all’Erp per quelle case, mentre qualche inquilino racconta di aver avuto lavori di ordinaria amministrazione da Casa spa fino a due anni fa.

Ma, al di là di tutto ciò che è riferimento giuridico o storico, la lettera si sofferma su tre punti. Il primo, dove si accusa il governo cittadino di avere messo in atto il “modo migliore per non affrontare l’emergenza abitativa: a Firenze – si legge – ci sono 2500 nuclei famigliari che hanno partecipato al bando delle case popolari, e si stima che i nuclei di emergenza abitativa siano almeno il triplo. Sabato 20 maggio scorso l’assessore Sara Funaro durante un convegno in piazza dei Ciompi, affermò che il Comune, al fine di fronteggiare l’emergenza,  riuscirà a reperire risorse per circa 200/250 alloggi di risulta e di circa altrettanti che però sono ancora in fase di progettazione”. In questo scenario, vendere 65 alloggi popolari per uso e impiego di soldi pubblici finalizzati all’Erp, è pressochè “folle”.

Ancora, la lettera mette l’accento sulla turistificazione del centro, registrando che il sistema “vendite” di alloggi popolari è ancora una volta un modo per non affrontare i problemi. Nella fattispecie, “l’espulsione della popolazione verso la periferia e la perdita di identità e di vissuto della parte centrale della città”.

Il terzo elemento, si individua nella vendita in blocco delle abitazioni del cuore del centro storico fiorentino, è “il modo migliore per favorire l’inflazione del mercato immobiliare”.

Oltre al volantinaggio, altre iniziative stanno prendendo piede. I Cobas fiorentini hanno chiesto un’audizione alla terza commissione consiliare comunale, quella dell’urbanistica, e potrebbero essere ascoltati già mercoledì prossimo. In via dei Pepi, c’è già una sospensiva concessa dal Tar su un alloggio, sul quale ogni operazione è bloccata fino a sentenza, mentre tra pochi giorni un altro ricorso verrà depositato sempre al Tar. Una situazione in cui i contenziosi potrebbero moltiplicarsi.

 

 

 

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