Caro direttore, mi hai sorpreso anche stavolta.
In passato, quando pensavo di poter raccogliere il tuo plauso, non sono riuscito a convincerti della bontà di alcune proposte; oggi con una generosità che ti fa onore esprimi un giudizio estremamente lusinghiero sul sottoscritto quale assessore alla cultura.
Evidentemente hai una propensione, sicuramente nobile, a difendere chi è in difficoltà…
A prescindere però da elementi personali, vorrei ribadire quattro questioni che mi sembrano importanti:
1)la giunta Delrio ha creduto all’importanza della cultura per la vita della città e al suo rapporto coessenziale tra cultura e politica;
2) per questo la giunta Delrio ha fortemente investito in cultura;
3) le nostre proposte culturali hanno permesso a molti cittadini, soprattutto giovani, di esprimersi come mai era successo in passato in ambito culturale;
4) abbiamo rivoluzionato il rapporto tra pubblico e privato, trovando molte più risorse e abbiamo interrotto la spirale dell’assistenzialismo culturale a beneficio dei soliti pochi.
Come vedi, direttore, non voglio fare l’elenco delle tante iniziative di questi anni: sono state proposte di successo, ma possono non essere piaciute o forse potevano ssere migliori.
Il punto non è questo. Quello che voglio dire è che noi ci abbiamo creduto davvero sull’importanza della cultura per la politica di una città.
Sarò io a continuare in questo bellissimo impegno, a proseguire con Delrio nel ruolo di assessore alla cultura della propria città fino al 2014? Sarà un altro?
Non si può sapere, ma l’importante è che si continui a credere che gli investimenti in cultura fanno bene alla politica e soprattutto alla città.
Su questo, tu ed io siamo sempre stati d’accordo.
Ancora un grazie.
Un caro saluto.
Giovanni Catellani