Sesto Fiorentino – Si addensano di nuovo nubi sul canile del Termine, al confine fra Sesto Fiorentino e Firenze. Dopo l’accesso degli operatori dell’Asl di Sesto Fiorentino avvenuto il 20 luglio scorso, accompagnato da un massiccio intervento delle forze dell’ordine che piantonarono i recinti e contribuirono al prelievo “forzoso” di circa 15 cani, caricandoli a forza negli automezzi che li avrebbero trasportati al rifugio dell’Enpa a Pistoia, a giorni l’operazione “sgombero” dovrebbe ripetersi. Intanto, da notizie non ufficiali, sembra che si sia aperto un confronto che potrebbe portare a un accesso “programmato” , pianificato, senza blitz a sorpresa.
Ad annunciare il nuovo accesso imminente sono gli stessi volontari del Termine. I tentativi di resistenza messi in atto dai volontari, nell’accesso del 20 luglio, furono presto “sedati”: alcuni dei volontari provarono anche a stendersi davanti alle gabbie per impedire lo sgombero dei cani, ovviamente senza successo.
A questo punto, dal momento che gli animali sono caduti sotto l’etichettatura di “occupanti senza titolo” (un pezzo infatti dell’area dove sorge il canile ormai da decenni sarebbe abusivo) l’emergenza che, come spiegano i volontari, si è venuta a creare è la seguente: trovare al più presto famiglie o singoli disposti ad adottare o a prendere “in stallo” (vale a dire, in attesa di adozione) cani e gatti presenti nella struttura. Anche perché, come spiegano sempre i volontari in un ciclostilato diffuso fra Firenze e Sesto Fiorentino, le notizie che giungono dai volontari Enpa di Pistoia sono che i primi giorni gli animali sarebbero caduti in stato di shock a causa del trattamento ricevuto, spaventati e nascosti nelle cucce, rifiutando il cibo a causa, si legge nel ciclostilato, dello spavento per il trattamento ricevuto. Afferrati per la coda o il collo, trascinati e anche spinti con i piedi per farli entrare nelle gabbie. Una situazione da cui tuttavia, a detta di un gruppo di volontarie fiorentine che sono andate a trovarli nei giorni scorsi, si sarebbero già ripresi, grazie alla professionalità e alla gentilezza delle volontarie di Pistoia.
Parlando per numeri, si tratta di circa 45 gatti e tanti cani da sistemare il più possibile alla svelta. Alla svelta sì, ma non in modo casuale. Infatti, ciò che i volontari ci tengono a sottolineare, l’urgenza e l’emergenza non cambierà affatto i procedimenti di adozione, improntati a una seria considerazione della qualità dell’adozione stessa.