Firenze – È tutto pronto per il battesimo del Campus della Musica, il punto di incontro tra artisti e giovani talenti che verrà ospitato dal nuovo Teatro dell’Opera nei prossimi tre anni. Non un casting in odor di talent show, non una rampa di lancio per velleità esibizionistiche né un treno per la visibilità a tutti i costi, il Campus nasce come caso unico in Italia di scuola di musica pop, dove un pubblico di aspiranti cantanti e musicisti verrà guidato da un team di massimi esperti del panorama musicale italiano.
Entusiasta il sindaco Nardella che – presente al lancio del progetto insieme all’assessore Sara Nocentini – da ex musicista (per quanto classico) saluta la nuova scuola come opportunità unica per la città di Firenze, oltre che unico esperimento del genere in Italia. “È la prima scuola di musica leggera e contemporanea che esiste nel nostro paese. Direi che era l’ora”. Perché una scuola di musica leggera proprio a Firenze? “Perché – spiega il sindaco – la città ha una vocazione di vecchia data nella formazione di talenti, in tutti i campi. Non poteva non ospitare un progetto del genere sulla musica”. Tre i punti di forza del Campus. “I giovani, che qui possono trovare gli strumenti e le possibilità per costruirsi una vita e una professione. Poi gli artisti, l’altra faccia del progetto, che insegneranno ai ragazzi ciò che hanno imparato nella loro vita di musica. Infine, la città stessa. A Firenze – torna a sottolineare Nardella – abbiamo la Scuola di Magistratura, la Scuola Marescialli, la Scuola di Aeronautica, l’Accademia delle Belle Arti, un conservatorio di musica con 800 studenti, la Scuola di Musica classica di Fiesole frequentata da quasi 1500 ragazzi, per non parlare dell’Istituto Universitario Europeo. Insomma, questa è una capitale della formazione, a cui oggi aggiungiamo un progetto sulla musica contemporanea”.
Nato nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2014, il Campus – ideato e organizzato dal produttore e musicista Claudio Fabi e dall’imprenditrice spagnola Carmen Fernandez – vedrà l’appoggio del Comune (che metterà a disposizione “strumenti, luoghi, strutture e, dove possibile, anche risorse”) lungo l’arco del triennio di formazione, cui parteciperanno artisti di primo piano della scena musicale italiana come Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Raphael Gualazzi, ma anche professionisti ed esperti, tra cui Rossana Casale, Fausto Donato e Mara Maionchi. Presente all’incontro, la produttrice discografica e talent scout si è detta “curiosa di vedere cosa ne verrà fuori” perché, ha poi ribattuto più volte, “nella musica italiana c’è muffa da togliere”. Punta il dito contro una mentalità, la Maionchi, nata dalla proliferazione di talent tv (cui pure ha contribuito, ma da cui si dice oggi smarcata) e dall’illusione che “si faccia musica per andare in televisione o finire sui giornali”. “Col talento si nasce – taglia corto – ma per avere risultati bisogna lavorare molto, cominciando da zero con umiltà e consapevolezza della propria incapacità. In Italia siamo fermi al palo. Le cose possono migliorare soltanto se i ragazzi capiscono che la musica è anche un lavoro, conoscenza, è sapere cosa accade nel mondo, cosa cambia e cosa è cambiato. Insomma, non siamo indietro ma indietrissimo. Mi auguro che lo svecchiamento parta proprio da questo Campus”.
Due le sessioni programmate per il 2014, il 6 settembre e il 30 novembre, per le quali hanno già confermato la presenza i cantanti e gli esperti aderenti al progetto. L’iscrizione al Campus (come uditori o partecipanti) è aperta a tutti e accessibile attraverso il sito www.campusdellamusica.com.