Più di qualche affezionato era rimasto deluso dalla visione burtoniana di Alice in Wonderland. L’ideale seguito gotico delle avventure di Lewis Carroll non aveva convinto molto né gli amanti del suo cinema nè quelli del classico disneyano. Così il buon Tim ora torna ad atmosfere ancor più “oscure” ripescando un altro classico: Dark Shadows, soap opera statunitense degli anni 60 da noi sconosciuta. E per l’occasione, anche lui decide di cedere alla febbre post-Twilight e cimentarsi con l’universo vampiresco.
Ritroviamo così gli attori feticcio del buon Burton, ovvero Johnny Depp ed Helena Bonham Carter, ma anche la bella e invecchiata Michelle Pfeiffer (indimenticata Catwoman del suo Batman – Il ritorno) e la giovane Chloë Moretz, resa nota al grande pubblico grazie a Kick Ass e Hugo Cabret. E, come sfondo a questa storia di mostri, streghe e maledizioni, i meravigliosi anni 70.
Operazione curiosa e un po’ furbetta, l’ultima fatica del regista di Edward mani di forbice. La decisione di ambientare la vicenda in un passato non troppo lontano, quel tanto da permettergli di corredarla di un accompagnamento musicale da urlo e di un sapore vintage gustosissimo, sembra volersi inserire nel trend già segnato da altre pellicole recenti (incluso il bellissimo Super 8) volto ad allontanare la percezione dal presente per puntare su uno strascico nostalgico complice e rodato. Nonostante la perfezione estetica della pellicola, poi, è innegabile che la storia pecchi più di ingenuità che di leggerezza, rendendo la visione meno appagante di quanto fosse lecito aspettarsi.
Che sia iniziata (o stia proseguendo) una parabola calante per Burton è un pensiero nefasto e forse prematuro. Rimane quindi la speranza che il suo prossimo film riesca davvero “stregare” il pubblico, come non capita ormai da qualche anno.