Bundu è volato oggi a Las Vegas con gli auguri dell’Italia sportiva

Firenze – Auguri Leo. Non solo dalla città di Firenze, ma da tutta l’Italia sportiva. Auguri sacrosanti perché Leonard Bundu è alla vigilia dell’evento da lui più sognato, ma anche più difficile di tutta la sua splendida carriera di pugile. Salirà sul ring per tentare la conquista del titolo mondiale dei pesi welter. In passato arrivare a combattere per una cintura iridata è stato un privilegio riservato a pochi eletti del pugilato italiano.

Quel sogno ora è realtà. Ed è anche l’ultima chiamata come pugile perché ormai Bundu è un quarantenne. Ha vinto sempre, sotto tutte le latitudini. Fino a pochi giorni fa era pure campione europeo dei welter, titolo conquistato nel 2010. Corona alla quale, dopo averla difesa alla grande sei volte, ha rinunciato.

Stamani mercoledi, accompagnato dal suo maestro Alessandro Boncinelli, è volato da Roma a Las Vegas. E’ iniziato, dunque, il conto alla rovescia di uno straordinario evento di cui il campione fiorentino sarà protagonista. Fra dieci giorni esatti, la sera del 13 dicembre, affronterà per il titolo mondiale BWA ad interim (il titolare della cintura iridata è Floyd Mayweather che però non la mette in palio da oltre un anno) il 24enne statunitense Keith Thurman.

Bundu ha anticipato la partenza per Las Vegas per avere il tempo di smaltire i disturbi relativi al cambio del fuso orario. E per calarsi bene in una nuova, complessa realtà. Sa perfettamente che il suo avversario è un “terribile picchiatore”. E che ha distrutto tutti i pugili che lo hanno incontrato. Thurman, infatti, ha disputato ventitré matches, ventuno dei quali vinti per k.o.

Insomma quando è riuscito a mettere a segno uno di quei suoi micidiali ganci l’avversario è sempre crollato al tappeto per il conto finale. I suoi pugni sono come pietre quindi devastanti.

A chi ricorda a Bundu questi particolari lui sorride, sospira, sussurra, vedremo. Ma allora lo aspetta davvero un match dal quale uscirà massacrato? Non è così. Di sicuro dovrà soffrire, incassare duri colpi, ma non partirà battuto.

Gioverà ricordare che il campione fiorentino ha collezionato 31 successi su 31 incontri di cui 11 vinti prima del limite. E che nessuno è mai riuscito a fargli piegare le gambe. Dall’altra parte combattere per un titolo mondiale è normale, scontato che l’avversario sia di grande levatura.

Siamo consapevoli – dice Boncinelli il maestro che lo ha sempre seguito dall’angolo – che Leo corre dei grossi rischi. Sappiamo pure che Thurman possiede il pugno del k.o. e che ha messo giù tutti i suoi avversari. Ma sappiamo anche che Bundu può giocarselo questo match”.

Abbiamo visto Thurman – prosegue il tecnico – in qualche filmato. Porta dei colpi micidiali. Ma vi dico anche che Bundu è più veloce, più tecnico, ha più classe rispetto allo statunitense”.

“Eppoi Leo – aggiunge Boncinelli – quando affronta sfide decisive come questa si esalta, tira fuori il meglio del suo repertorio. Che è il repertorio di un campione. E’ preparatissimo, calmo, ma determinato. Convinto di disputare il suo più severo ed importante match della vita, ma anche di avere buone chances da giocare. Dunque pure Thurman avrà i suoi problemi a fronteggiare il nostro pugile. Come andrà a finire?. Ci sta tutto. Anche una vittoria di Bundu”.

Il match sarà trasmesso in diretta anche in Italia. Andrà in onda su Italia 1 intorno alle cinque del mattino del 14 dicembre. Se il Comune di Firenze manterrà la promessa al Mandela Forum sarà piazzato un maxischermo.

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