Borgo S. Lorenzo, Calenzano e Empoli, la sfida è a sinistra

Nell’area fiorentina nuovi “casi Campi”, a Calenzano la lista di sinistra primo partito

Firenze – In controtendenza rispetto all’Europa, ma non rispetto all’Italia, paese delle contraddizioni per antonomasia. con FdI primo partito nei numeri, nelle città il centrosinistra guadagna posizioni. Tanto più vero, ma la sorpresa è minore, per l’area fiorentina che, in momenti di Destra scatenata e pur riconfermando i sindaci di destra laddove già si trovavano, ovvero a Firenzuola (Giampaolo Buti , che con la sua lista civica ha sofferto fino all’ultimo, aggiudicandosi la sindacatura per un voto) e a San Godenzo (riconfermato Emanuele Piani, lista civica di centrodestra, successo a valanga contro la sfidante del centrosinistra) , vede sul resto del territorio la vittoria del centrosinistra, che passa anche all’attacco: si riprende con Silvia Catani Vaglia, dopo il sindaco-mito Leonardo Borchi, simbolo della resistenza del territorio alla Terra dei Fuochi nostrana, che scompaginò a suo tempo le carte della politica locale e sottrasse per dieci anni Vaglia dall’orbita del Pd in un certo senso “da sinistra”, e con Cristina Scaletti , navigata politica già assessora regionale congedata a suo tempo dall’allora presidente Enrico Rossi, Fiesole. Anche in questo caso, dopo la parentesi decennale della fuoriuscita dal Pd Anna Ravoni, lista civica, area progressista. A Rufina, dove manca la riconferma Vito Maida, la vittoria se la aggiudica Daniele Venturi, un giovane esponente della sinistra-sinistra, con la lista civica “Rufina che verrà” ; a Vicchio, giochino delle tre carte, il Pd scarica il sindaco uscente Filippo Carlà Campa e vince un altro giovane, Francesco Tagliaferri, candidato di Obiettivo Comune, che raccoglie Pd, M5s e Officina19. Insomma, fra disconoscimenti e nuove agnizioni, sempre di beghe interne all’area progressista trattasi.

Beghe che , in qualche occasione, diventano lotte vere e proprie, come ad esempio a Calenzano, nella Piana Fiorentina, vicino a un altro luogo simbolico della ruggine fra Sinistra e Pd come Campi Bisenzio. Infatti, a Calenzano Sinistra per Calenzano ottiene il 24,85% di voti e si afferma primo partito. Situazione evidente nel ballottaggio che si prospetta, in cui l’ex sindaco Giuseppe Carovani (sinistra) stacca Maria Arena, capogruppo uscente del Pd, di circa otto punti. Un altro ballottaggio, sebbene con dinamiche diverse ma con la stessa sfida, si prospetta a Borgo San Lorenzo, dove la sinistra con i 5S sostiene il candidato Leonardo Romagnoli che stacca di circa due punti la vicesindaca uscente Cristina Becchi, Pd, che gode anche dell’appoggio di IV. Tertium datur, la sfida di Empoli, dove però il candidato del centrosinistra Alessio Mantellassi, ha perso la piuma per una manciata di voti. Contro di lui, il solito ticket sinistra-M5S, col 19%; pesante l’assenza dei voti di Italia Viva per impedire il ballottaggio. Risultato che sembrerebbe scontato, sulla carta, con la vittoria di Mantellassi. Salvo sorprese. .

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