Siamo al giro di boa del campionato, ultima giornata, l'undicesima, e Aeroporto Firenze va ad incontrare sul campo del Padovani (ore 14.30 arbitro Frassinelle di Roma) la neopromossa Romagna RFC. La franchigia romagnola (nata nel 2006 dalla sinergia di club come Cesena, Rimini, San Marino, Lugo, Forlì e Ravenna) si presenta come una novità per i colori biancorossi che non l'hanno mai incontrata con la prima squadra. Gigliati e galletti dunque si apprestano a concludere il loro girone d'andata in un confronto delicato per le sorti delle due squadre in chiave salvezza. Per i fiorentini, penultimi in classifica a 9 punti, una vittoria sul Romagna (quintultimi a 17 punti) significherebbe riagganciare un gruppo di squadre che sta lottando per arrivare al più presto in acque sicure. Il capitano biancorosso Jacopo Fanelli: "Bisogna vincere. Nelle ultime partite abbiamo giocato bene, anche in trasferta, come a Recco, una delle squadre più forti del campionato, dove siamo riusciti a restare in partita fino a 10' dalla fine del match. Il problema è che purtroppo anche per la gioventù della squadra, o perché non abbiamo qualche individualità come gli anni passati, non si riesce più a finalizzare. Invece domenica, lo ripeto, bisogna vincere, anche magari giocando male, ma non abbiamo alternative. Ai nostri giovani chiedo una maturazione veloce, si deve imparare a segnare e a portare a casa le partite. È un dovere che devono soprattutto per loro stessi. Giochiamo bene, facciamo tanti sacrifici in allenamento, e perdere quattro, cinque domeniche di fila pesa sul morale. Dobbiamo uscire da questa situazione."
"Dal Romagna ci aspettiamo una squadra molto ordinata, – continua Fanelli – organizzata sulle fonti gioco e con dei buoni trequarti. Comunque per noi sarà un po' un'incognita non avendoli mai incontrati prima. Pur venendo da una lunga sosta, noi siamo pronti, ci siamo allenati molto bene anche sotto Natale. Forse c'è un po' di nervosismo, dovuto soprattutto a questa nostra carenza di risultati, a fronte di una gran mole di gioco che costruiamo. Non ho ancora pensato a come condurrò la squadra in campo domenica e quali sono i temi con cui cercherò di stimolare i miei compagni. Non è mia abitudine prepararmi prima, quello che dico loro mi viene spontaneo, dalla situazione e dal momento. Sicuramente, insisterò sul fatto che bisogna vincere a tutti i costi, e confido anche sul fatto che giochiamo in casa e storicamente per noi questo è un punto di forza."