500 firme in una mattina: il firma-day voluto dal Comitato Acqua bene comune si è risolto con un deciso successo per quel gruppo di cittadini che continua a chiedere la costituzione di una società tutta pubblica che gestisca la partita idrica dell’acqua.
Quasi il doppio rispetto al necessario per portare una mozione di iniziativa popolare all’attenzione del consiglio comunale di Reggio costringendo sala Tricolore ad un’altra presa di posizione ufficiale. Ed è facile prevedere che, quando accadrà, quelli del Comitato saranno sotto il Municipio a sostenere le loro ragioni come già accaduto lo scorso inverno.
Nel frattempo la proroga della proroga ad Iren scadrà a fine anno e per quella data, in assenza di decisioni, ci si avvierà inevitabilmente verso la gara pubblica. Con la conseguente vittoria da parte della multiservizi. Il Pd assicura che nulla è già stato deciso e che si valuteranno tutte le opzioni possibili in termini di confronto investimenti-indebitamenti-risultati.
Ma le dichiarazioni hanno lasciato un segno e vanno nel senso di una bocciatura della soluzione società pubblica. Non essendo presente, almeno direttamente, nessun accenno al cosiddetto piano B, all’interno del verbale Atersir, l’epilogo sembra scontato. Il comitato però continuerà a raccogliere firme