Firenze – Aggressioni e svariati episodi di violenza, avvenuti negli ultimi mesi nei confronti dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, hanno reso inevitabile la protesta degli operatori del Tpl, che, come annunciato una nota congiunta di FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASP. FAISA-CISAL regionali, proclamano un’azione di sciopero immediata di 4 ore il giorno 5 settembre 2024 dalle 18 alle 22, per sensibilizzare istituzioni, aziende, politica e cittadini.
Obiettivo, “quello di fare emergere il livello di pericolosità che gli addetti del settore TPL vivono ormai costantemente durante l’espletamento del servizio che, vogliamo ricordare, assicura il diritto fondamentale alla mobilità delle persone. Il mezzo di trasporto, non può essere terra franca per nessuno”.
Eppure, le misure per garantire maggior sicurezza agli operatori ci sarebbero. Si tratta di “misure di sistema più volte indicate nei vari tavoli per la concreta garanzia di utenti e addetti”.
Ed ecco di cosa si tratta: cabina guida chiusa e non accessibile dall’esterno; sistemi audio visivi di registrazione a bordo attivabili dall’autista; sistema attivazione emergenza e richiesta di intervento delle forze dell’ordine; forme di presidio e vigilanza attiva sulle linee più pericolose negli orari notturni e nei punti di cambio; previsione di protocolli specifici volti alla sicurezza progettati tra gestore del servizio, Enti Locali e Forze di Polizia. Ovviamente, dicono i sindacati, sono necessarie risorse aggiuntive, in quanto le aziende da sole non sono in grado di garantire la sicurezza dei propri addetti.
Lo sciopero di domani, giovedì 5 settembre, sarà sostenuto da un presidio che si terrà di fronte alla Prefettura di Firenze in Via Cavour dalle 10.30 alle 12.