The wall: il sindaco Luca Vecchi “abbatte” con l’escavatore il muro di viale Ramazzini e ricollega simbolicamente ad ovest Santa Croce col resto della città

Il sindaco Luca Vecchi, fresco di iniziazione alla libera muratoria (nel senso che ha letteralmente dato il primo colpo di escavatore) abbatte il muro di viale Ramazzini. Iniziativa ai confini del metaforico per la sua carica simbolica: ricongiungerà infatti a ovest il quartiere di Santa Croce col tessuto urbano

L’abbattimento del muro di viale Ramazzini è un ulteriore atto che porterà alla definitiva riapertura del passaggio a livello sulla linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla. L’intervento, effettuato lungo quella che fu la spina dorsale dell’industrializzazione di Reggio Emilia agli esordi del Novecento (viale Ramazzini serviva le Officine meccaniche Reggiane e le altre fabbriche che vi nacquero intorno), riconnette a ovest il quartiere di Santa Croce esterno con il tessuto urbano e rappresenta un atteso passo avanti nel completamento delle opere di riqualificazione di un’ampia zona di Reggio Emilia a ridosso della città storica.

L’operazione rientra nel quadro più ampio del progetto di riqualificazione e recupero funzionale ‘Quartiere storico Santa Croce/Area Reggiane’, realizzato con risorse pubbliche e private, di cui è parte anche la riqualificazione del comparto industriale dismesso e la sua conversione in Parco Innovazione.

Rimosso il muro a est e riqualificato il braccio ovest di viale Ramazzini (ora intercluso nell’Area Reggiane), tutta la strada riacquisterà la fisionomia originale e, insieme con piazzale Europa e la nuova ‘rambla’ nell’Area Reggiane, offrirà un sistema di spazi pubblici nuovo, aperto e con una forte identità.

A questo sistema, che si integra con la riqualificazione dell’Area Reggiane e la loro conversione in Parco Innovazione e con il progetto Riuso, si affiancano a Santa Croce il recupero e valorizzazione dei campi sportivi di via Agosti, la nuova Pista di Atletica leggera e il suo parco, tra Arena e Campus universitario San Lazzaro.

“Ci eravamo presi un impegno con i cittadini, fortemente convinti della necessità di quest’opera, e lo abbiamo mantenuto nei fatti: il muro di viale Ramazzini viene rimosso e il quartiere torna a dialogare con la città anche su questo lato. Quindi è un momento importante per Reggio Emilia e per Santa Croce, un quartiere così importante nella storia della città e di rilievo strategico per il futuro di tutti”, ha detto il sindaco Luca Vecchi che ha partecipato alle operazioni di rimozione, azionando la macchina che ha rimosso il ‘primo mattone’.

Stefano Buffagni, in rappresentanza del comitato dei cittadini di Santa Croce: “Per noi questo è un grande giorno. Vent’anni fa, fu innalzato questo muro, senza che nessuno ci dicesse nulla. Oggi non possiamo parlare di battaglia, perché con l’Amministrazione comunale negli ultimi anni non c’è stata battaglia, ma dialogo. E questo dialogo costruttivo ha portato, sia pure dovendo affrontare complessità tecniche e amministrative che comunque sono state risolte, al raggiungimento di questo risultato così atteso, condiviso e importante”.

Sono tre gli ambiti di intervento nel quartiere, ovvero al di fuori del vecchio perimetro delle Reggiane.

Babbo Murales

RIAPERTURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO DI VIALE RAMAZZINI – Dopo il completamento delle opere stradali che hanno comportato la riqualificazione e messa in sicurezza di via Gioia e dello stesso viale Ramazzini, con sistemazione dei selciati, nuove piste ciclopedonali, alberature ed illuminazione pubblica, spetta ora al muro, che negli ultimi 20 anni ha spezzato il viale Ramazzini, essere sostituito con un passaggio a livello.

I lavori di armamento ferroviario, completati e collaudati nel maggio 2020, assieme all’ultimazione delle opere stradali consentono ora di procedere all’abbattimento del muro, alla realizzazione delle opere di segnalamento ferroviario, che saranno realizzate a cura di Ferrovie Emilia-Romagna (Fer) ed ulteriori interventi per la sicurezza ferroviaria, da realizzarsi presso piazzale Europa.

Questi ultimi consistono nella realizzazione di una garitta per gli impianti di segnalamento ferroviario adiacente al fabbricato Fer in piazzale Europa e nella realizzazione di una recinzione a delimitazione dell’area ferroviaria dal lato del Centro di interscambio della mobilità (Cim).

Complessivamente l’intervento ha un costo di 1.700.000 euro, di cui 700.000 euro finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tramite il Bando Periferie e la restante parte finanziata da Stu Reggiane spa.

Al termine di questi lavori, sarà possibile ripristinare il vecchio passaggio a livello, soppresso nel 2000, riattivando la circolazione dal quartiere Santa Croce verso via Makallè, a senso unico.

La definitiva riapertura è prevista nel secondo semestre del 2021.

RIQUALIFICAZIONE DEL SOTTOPASSAGGIO FERROVIARIO STAZIONE STORICA – Fra le opere programmate dal Comune di Reggio Emilia in accordo con Fer, vi è anche la realizzazione del prolungamento dell’attuale sottopassaggio ferroviario, presso la Stazione ferroviaria storica (stazione centrale di piazzale Marconi), fino a piazzale Europa, al fine di garantire una più diretta e sicura accessibilità alla Stazione stessa. Oltre alle opere previste per la realizzazione del secondo stralcio di piazzale Europa, che ha un costo complessivo di 2.306.000 euro, di cui 500.000 euro finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano nazionale città, 1.507.000 euro finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tramite il Bando Periferie e la restante parte finanziata dalla Stu Reggiane spa, è stato finanziato per ulteriori 515.000 euro anche un intervento di completamento per la riqualificazione del sistema di risalita, che collega piazzale Europa e il sottopasso ferroviario, accessibile anche alle persone con ridotta capacità motoria, che prevede la dismissione ed il tombamento dell’attuale sottopasso; tali opere saranno realizzate direttamente da Fer. La fine lavori è prevista per il secondo semestre del 2021.

RIUSO VIA GIOIA 4 – Proseguono, infine, le attività connesse al riuso degli immobili di via Flavio Gioia. In particolare, a seguito delle modifiche intervenute con l’elaborazione dei progetti sismici e di bonifica ambientale, si è deciso di concentrare l’intero intervento presso l’ex Mangimificio Caffarri.

Grazie alla disponibilità dei proprietari, l’immobile verrà destinato ad ospitare il Centro di riciclaggio creativo Remida, il centro teatrale MaMiMò e la sede del Taekwondo Tricolore Reggio Emilia.

Il costo complessivo dell’intervento è pari a 2.481.000 euro, di cui 988.000 euro finanziati attraverso la Presidenza del Consiglio dei ministri con il Bando Periferie e il resto finanziato da Stu Reggiane spa.

La fine lavori è prevista entro l’estate del 2022.

AREA REGGIANE – Proseguono anche i lavori ai Capannoni 17 e 15/B/C dell’Area Reggiane-Parco Innovazione. Per tutti e due gli interventi sono iniziate le attività di sviluppo dei nuovi immobili. Per il Capannone 17, che ospiterà diverse aziende, ordini professionali e il nuovo ristorante, la conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2021.

Rispetto al Capannone 15/B/C è in corso la valutazione per ospitare la sede dei Corsi digitali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Con questo intervento si verrebbe a creare il quarto polo universitario cittadino, nel luogo maggiormente vocato all’innovazione. La fine lavori è prevista per i primi mesi del 2022 e la consegna all’università a partire dall’anno accademico 2022-2023.

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