Terre di Dante, a Santa Sofia appuntamento con le musiche del ‘300

Firenze – Una tappa da non perdere, quella dell’itinerario turistico Terre di Dante, che vedrà protagonista Santa Sofia, una delle “cerniere” culturali, linguistiche e fisiche di quelle terre a cavallo fra Romagna e Toscana sul crinale appenninico percorse dal Divin Poeta nel suo vagabondare. E a Santa Sofia sabato 22 settembre, alle ore 20.30, presso l’oratorio del SS. Crocifisso, si terrà l’evento  “Così è germinato questo fiore”, uno spettacolo dedicato alla musica del 1300 e alla poesia del Sommo Poeta.
L’appuntamento, organizzato dal parco letterario Terre di Dante e dall’Associazione “Amici di Dante” con il patrocinio di Romagna Acque e della Società Dante Alighieri, è a
ingresso libero.

La mezzosoprano Arianna Lanci, accompagnata dal prezioso clavisimbalum e da altri strumenti antichi (la viola da gamba e il liuto di Elisabetta del Ferro, i flauti dolci di Emanuela di Cretico, il salterio e le percussioni di Marco Muzzati), canterà alcune tra le più raffinate creazioni dell’Ars Nova, la scuola musicale del 1300, la prima in senso moderno, e proporrà le canzoni di alcuni esponenti di questo stile, sia italiani (Gherardello da Firenze, Jacopo da Bologna, Francesco Landini) sia francesi (Guillaume de Machaut). Il
concerto inizierà con un “viaggio” ancora più lontano nel tempo nell’atmosfera rarefatta della lirica trobadorica di Giraut de Bornelh e Arnaut Daniel, i trovatori citati ed elogiati da
Dante nella Commedia. Un’occasione importante dunque per ascoltare le melodie che un tempo appassionarono e forse ispirarono il Poeta.

I quattro momenti musicali, come da programma, saranno intervallati dalla Lectura Dantis del Prof. Gianfranco Lotti, voce colta e raffinata capace di arrivare ai cuori degli ascoltatori. Lotti leggerà brani tratti dalla Divina Commedia e sonetti da La Vita Nova e Le Rime. Il tema dell’amore, nelle sue molteplici forme e sublimazioni, sarà il filo conduttore della serata.
Il titolo dell’evento, Così è germinato questo fiore, prende spunto da un verso del Paradiso. Siamo all’inizio dell’ultimo canto, san Bernardo, ultima guida di Dante, si rivolge
alla Vergine Maria con parole di grande commozione: nel ventre di Maria si è riacceso l’amore tra Dio e gli uomini, grazie a lei è germogliata la rosa dei beati.

Un prezioso prodromo dell’evento di sabato si terrà venerdì 21 settembre, con un concerto che si propone di esplorare alcune tra le più intense pagine del repertorio gregoriano (tropi, sequenze, inni), con incursioni nei principali laudari medievali (Laudario di Cortona e Laudario Magliabechiano). Protagonista sempre Arianna Lanci, il concerto è previsto alle 16 all’eremo di San Barnaba in Gamogna, a oltre 10 chilometri da Tredozio, nell’Appennino tosco-romagnolo.

 

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