Pistoia – Giovedì 4 maggio alle ore 17, Renzo Berti presenterà il suo nuovo romanzo presso la sede della Biblioteca San Giorgio di Pistoia (Via Pertini, snc). Con l’autore saranno presenti anche Luca Iozzelli (Presidente Fondazione CR Pistoia-Lucchesia) e Giuseppe Prevìti (Presidente Associazione Giallo Pistoia). “La polvere degli eredi” è il secondo romanzo giallo (il primo fu “Il mazziere di Eleusi”) di Berti, edito dalla Casa Editrice Istos.
L’opera nasce dalla mente e dalla passione per la letteratura di Berti, che ricordiamo essere ex Sindaco di Pistoia ed un medico specializzato in sanità pubblica, e per la scrittura, in questo caso di genere “giallo “, più adatta ad un ampio pubblico di lettori.
È proprio alla luce della sua formazione professionale, di tipo scientifico, che Berti pone al centro della vicenda la storia di Paolo Mascagni, defunto medico vissuto nel ‘700. Un anatomista ed illustratore, divenuto celebre per essere riuscito, grazie a ricerche da lui stesso condotte, a ricostruire il flusso dei vasi linfatici dell’organismo umano. Da qui la storia da cui trae spunto il romanzo, che si dispiega sul miracoloso ritrovamento all’interno di un anonimo baule, della Grande Anatomia di Mascagni : “l’atlante anatomico a grandezza naturale e stratificato per tessuti con le preziose tavole di Serantoni”.
Il recupero ed il risanamento dell’opera, nel romanzo, viene affidato a Carla Riboldi, direttrice del settore Ricerche del Museo di Storia della Scienza di Firenze, determinata a ricercare potenziali finanziatori per tale progetto. È proprio con questa che entra in contatto il protagonista del giallo di Berti, il giovane studente laureando in medicina Guido Alberti con una tesi di ambito anatomico in fase di preparazione assegnatagli dal professor Mazzini. Il giovane, su consiglio di Tina, legata sentimentalmente a lui in passato ed attualmente fiduciaria della direttrice Carla, si reca presso il Museo dove viene a conoscenza e desidera approfondire la figura del medico Mascagni e del suo manoscritto da poco ritrovato.
Il ” giallo” scorre con gradevolezza e possiede un’abile narrativa che accompagna il lettore in un vivace evolversi della vicenda. Notevole la capacità descrittiva di Berti, che riesce ad evocare esattamente l’immagine voluta nella mente del lettore, compresi i luoghi dove si svolgono le azioni, gli scorci di vita quotidiana e non dei personaggi. Ciascuno di questi è caratterizzato col suo ruolo e la sua personalità ben spiccata, in un concerto armonioso dove ogni parte viene sapientemente misurata e resa così funzionale alla trama, senza far venir meno la naturalezza e la verve. Originale l’intestazione dei capitoli che si susseguono secondo lo scorrere del tempo dei vari momenti della giornata, contribuendo così a migliorare nel lettore la percezione temporale entro cui si svolge la storia.
Possiamo quindi affermare senza dubbio essere una riuscita quella del romanzo di Berti, per due aspetti essenziali: produce una narrazione intrigante con colpi di scena che catturano l’attenzione del lettore e nel contempo si connota anche come un testo storico informativo, che ricorda uno dei momenti fondamentali nella storia della medicina anatomica globale, grazie alle importanti scoperte di Mascagni riportate nella sua “Grande Anatomia”.
Un secondo romanzo questo, sempre a tinte gialle, che ricordiamo prendere spunto da Paolo Mascagni, una delle figure più significative del suo tempo, il primo a realizzare un atlante del corpo umano a grandezza naturale, divenuto attrezzi fondamentale per gli studenti di medicina. Renzo Berti ha nuovamente scritto un libro con stile asciutto e raffinato, quale è il suo, e non solo nello scrivere, che conquista il lettore attraverso questa originale, ma vera vicenda, dal finale assolutamente sorprendente.