Formiche ma creative

Torna AntWork per giovani artisti

di Irene Spediacci

Ant, che tradotto dall’inglese significa formica. Minuscola ma tenace, esposta a più d’un pericolo ma determinata a non lasciar nulla di incompiuto: come quelle che caratterizzano il logo di AntWork con rimando alle caratteristiche del progetto e di chi avrà voglia di partecipare. Condiviso da Reggio, Modena e Parma, AntWork è rivolto a giovani creativi che abbiano più di 18 anni e meno di 35 e che in una delle tre province vivano, lavorino o studino. È sufficiente avere un sogno nel cassetto e la voglia di realizzarlo, sia esso per esempio legato al video, al teatro, alla pittura, al design, alla fotografia, al fumetto: visitando il sito www.antworkproject.it, già pronto a raccogliere il materiale artistico, ci si potrà candidare ad AntWork in senso generale inserendo profilo personale ed idee. Meglio farlo entro il 10 febbraio (per quanto non ci siano scadenze vere e proprie), così da poter partecipare alla prima selezione. Cliccando sul link “Partecipa!” si troverà il regolamento completo, che prevede anche la possibilità di esprimere la propria preferenza per un’iniziativa specifica e di iscriversi a workshop dedicati. L’adesione non comporta impegni di alcun genere per il giovane creativo: sarà una commissione composta dai responsabili del progetto a valutare le richieste, indirizzandole eventualmente sulle differenti attività.

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati lunedì mattina allo Spazio Gerra dall’assessore comunale alla Cultura Giovanni Catellani affiancato dal direttore artistico di AntWork Lorenzo Immovilli e da Francesca Garagnani e Francesca Brugnoli, a rappresentare le Amministrazioni rispettivamente di Modena e di Parma. Proprio l’importanza della condivisione di questa piattaforma artistica – che nasce e muove i primi fondamentali passi in Rete – è stata evidenziata da Catellani, convinto che “la creatività possa fare da fil rouge indipendentemente dalla connotazione politica” e orgoglioso di “poter ospitare il progetto – o meglio ancora i suoi frutti futuri – allo Spazio Gerra, centro di produzione della creatività giovanile”.
Promosso e sostenuto con 45mila euro dai Comuni di Reggio, Modena e Parma – che nel 2010 hanno approvato un accordo di programma triennale – nel 2013 il progetto può contare anche sul supporto del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri per 105mila euro e della Regione Emilia Romagna per 25mila euro: questo permetterà, secondo Immovilli, “di impostare un anno intero di attività, creando una proficua rete di relazioni. Da parte nostra – ha aggiunto – continueremo a prevedere rimborsi per i giovani, che potranno trovare in AntWork un punto di partenza per fare della propria passione un’attività vera e propria”.

E se tale non dovesse diventare, o per lo meno non per tutti, sarà di grande consolazione sapere che le produzioni troveranno collocazione in cornici importanti, che permetteranno di far conoscere le opere al pubblico attraverso festival ed eventi culturali già in programma nei Comuni coinvolti. Un cartellone condiviso caratterizzerà poi la stagione estiva: a comporlo saranno gli eventi, le esposizioni, le performance e le produzioni realizzate nei mesi precedenti nelle tre città.

Irene Spediacci

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