Firenze – Si svolgerà a Firenze dal 26 al 28 aprile – con una speciale anteprima giovedì 25 – la quarta edizione del Festival delle Religioni. La rassegna organizzata da Francesca Campana Comparini si svolgerà interamente a San Miniato al Monte e sarà il gran finale delle celebrazioni per il millenario dell’abbazia benedettina. Per l’occasione la cerimonia di chiusura della Porta Santa sarà officiata dal Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin.
Il tema del Festival delle Religioni sarà quest’anno la parola “ORA-TE”, nella sua doppia valenza: il latino “pregate”, quindi l’invito alla meditazione, alla riflessione, al raccoglimento; e l’esortazione “ora te” un incitamento ad attivarsi, personalmente, per rinnovarsi e cogliere personalmente il valore e l’essenza del tempo.
“Proprio il tema del tempo sarà il filo conduttore di questo Festival – spiega la fondatrice, Francesca Campana Comparini – un’esortazione a fermarsi, a rallentare, a riflettere, ad abitare il tempo, ma soprattutto ad imparare a scandire i tempi del tempo. Alexis de Tocqueville ne ‘La Democrazia in America’ descriveva l’uomo dell’epoca come un uomo di corsa. Noi che cosa siamo?”
Per tre giorni il Festival delle Religioni – reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e al sostegno di Intesa Sanpaolo – porterà quindi negli ambienti “eterni” di San Miniato numerosi ospiti, chiamati a riflettere e a confrontarsi ciascuno su una diversa declinazione del tema. Saranno presenti personalità religiose, ma anche laici che saranno chiamati a raccontare la propria epoca con un approccio vario ed interdisciplinare: tra i relatori ci saranno infatti storici, filosofi, sociologi, politici e giornalisti. Un confronto plurale ed aperto.
“L’abbazia di San Miniato e il Comitato nazionale dei festeggiamenti del Millenario sono felici di concludere questo anno di celebrazioni ospitando il Festival delle Religioni nella sua quarta edizione – afferma Padre Bernardo Maria Gianni, Abate di San Miniato – Proprio per questo ha come titolo e argomento un aspetto costitutivo della ragion d’essere di San Miniato e cioè la preghiera, declinata nella sua dimensione più quotidiana e ordinaria. Il fatto che la preghiera possa diventare occasione e ragione di un dialogo inter-religioso ed ecumenico è in linea con la riscoperta di quell’umanesimo che lo stesso Papa Francesco auspica riconoscendo nella dimensione spirituale un aspetto qualificante della libertà e della dignità umana.
L’anteprima del Festival sarà giovedì 25: l’incontro tra il Sindaco di Firenze Dario Nardella e Ronald Lauder, Presidente del World Jewish Congress: un appuntamento storico per la Città di Firenze, che grazie al Festival ospita così una delle massime personalità dell’Ebraismo a livello mondiale. L’incontro sarà condotto da Federico Fubini, prestigiosa firma del Corriere della Sera.
“Firenze, città di ponti e dialogo tra culture, popoli e religioni, è orgogliosa di ospitare la quarta edizione del Festival delle Religioni – ha detto il sindaco Nardella -, un appuntamento di grande valore e importanza soprattutto nel complesso tempo che stiamo vivendo. Il Festival offre sempre importanti spunti di riflessione e lo scorso anno abbiamo deciso di conferire alla manifestazione il Fiorino d’oro per l’impulso che ha saputo fornire al dialogo interreligioso in un’epoca contrassegnata dall’inquietante ritorno del fanatismo e dell’intolleranza fondamentalista. Sono felice che quest’anno il Festival chiuda le celebrazioni dei mille anni di San Miniato al Monte – ha continuato il sindaco -, che hanno regalato grandi emozioni ai fiorentini con le numerose iniziative organizzate nel corso di un anno, che hanno consentito di conoscere e apprezzare ancora di più l’abbazia e la sua comunità monastica”.
La prima giornata, venerdì 26 aprile, sarà aperta alle 15.30 dalla lectio di Enzo Bianchi, della Comunità di Bose, dal titolo “Il tempo della preghiera”; la riflessione sul tempo sarà poi portata avanti dal filosofo Sergio Givone, che alle 17.30, presso le Antiche Cantine del Frantoio (ingresso dalla Basilica di San Miniato), dedicherà la propria sessione al dualismo tra “Kronos e Kairos”.
La conclusione della prima giornata del Festival sarà affidata all’Abate Bernardo M. Gianni, chiamato a condurre un momento di preghiera: nella Cripta della Basilica, alle ore 21, sarà infatti proposta una meditazione che vedrà la partecipazione dei monaci benedettini e dell’Ordine di Gerusalemme. La preghiera sarà accompagnata da musiche e letture.
Sabato 27 aprile, alle ore 10.30, senz’altro tra gli appuntamenti centrali della quarta edizione del Festival delle Religioni. Dopo il saluto del Sindaco di Firenze Dario Nardella e gli interventi d’apertura di Padre Bernardo Gianni e di Francesca Campana Comparini, si terrà un fondamentale momento di incontro ecumenico: S. Em. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, dialogherà con Sua Santità Karekin II, Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni.
La Chiesa Apostolica Armena deriva da una delle prime comunità cristiane ed è tra le più antiche Chiese del mondo: le prime testimonianze dell’avvento del cristianesimo in Armenia risalgono infatti al I secolo, ad opera degli apostoli Taddeo e Bartolomeo. Un incontro, quindi, che racchiude due millenni di storia, di tradizione e di comunione. E il luogo di San Miniato non è affatto casuale: il nome della splendida basilica fiorentina prende infatti nome al protomartire Miniato, un re proveniente dall’Armenia che fu ucciso a Firenze dall’imperatore Decio in epoca di persecuzione cristiana, nella metà del III secolo.
Il Festival proseguirà poi alle 15.30 con Massimo Cacciari, tra i più conosciuti filosofi italiani: Cacciari affronterà il tema de “L’Ora” in Kierkegaard, il grande pensatore danese considerato tra i maggiori teologi moderni del cristianesimo e precursore dell’esistenzialismo.
Alle 17.30, infine, la chiusura ufficiale del Millenario di San Miniato al Monte: il Card. Pietro Parolin presiederà la celebrazione liturgica e alla chiusura della Porta Santa: la porta della Basilica era stata “aperta” il 27 aprile 2018 dal Cardinale di Firenze, Mons. Giuseppe Betori, ed aveva aperto le celebrazioni e i festeggiamenti per i mille anni dell’abbazia benedettina: da ricordare che la Porta Santa corrisponde, nell’impianto romanico, al luogo di sepoltura di San Miniato e dei suoi compagni uccisi.
La seconda giornata si concluderà con una riflessione condotta dai sociologi Chiara Giaccardi e Mauro Magatti: entrambi docenti all’Università Cattolica di Milano, autori di numerosi saggi, collaboratori per quotidiani e riviste, nonché marito e moglie: a loro sarà affidato il compito di parlare di “Come i social network e i media influenzano il tempo in famiglia”.
Domenica 28, ultima giornata del Festival del Religioni, sarà aperta alle 15.00 dal fisico Mario Rasetti: Professore Emerito di Fisica Teorica al Politecnico di Torino, di cui ha fondato e diretto per molti anni la Scuola di Dottorato, è Presidente della Fondazione ISI, Consigliere della Commissione Europea, ha vinto il premio Majorana 2011 per la fisica dei campi e la medaglia Volta. L’incontro, dal titolo “Cos’è il tempo” affronterà perciò il tema del Festival da un punto di vista scientifico.
Alle 17.00, presso le Antiche Cantine del Frantoio di San Miniato, si incontreranno invece il Rabbino di Firenze Andrea Spagnoletto, e l’Imam di Milano, Yahya Pallavicini che dialogheranno sul tema del tempo nell’Islam e nell’Ebraismo.
L’ultimo incontro della giornata, chiusura della quarta edizione del Festival delle Religioni, avrà invece un’accezione più marcatamente socio-politica: alle 19 in Basilica prenderà parola il dott. Pietro Bartolo, medico di Lampedusa fortemente impegnato sul fronte dell’accoglienza dei migranti. “Tempo di accogliere o no?”, il titolo dell’incontro, che risponde anche alla consolidata vocazione del Festival di portare un contributo e un approfondimento – anche dal punto di vista etico – sui temi più caldi di attualità politica.
Foto: l’abate di San Miniato Bernardo Gianni con Francesca Campana Comparini