Cessate le nevicate: riaprono le strade e ripartono i treni

Anche in Mugello ha smesso di nevicare. L’emergenza neve sta rientrando e la Toscana sta pian piano tornando alla normalità. Nelle province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Prato non si segnalano particolari criticità. Resta difficile la situazione di Radda in Chianti (Siena), dove alcune abitazioni sono ancora senza corrente elettrica. La Provincia di Siena, intanto, ha annunciato che si sta pensando ad una class action nei confronti di Enel per i disservizi registrati sul territorio provinciale interessato dalle intense nevicate degli ultimi giorni. Nelle ore immediatamente successive alle prime nevicate, infatti, 24.000 utenze senesi sono rimaste senza corrente elettrica nella mattinata di sabato 4 febbraio il loro numero era pari a 200 nonostante che la società che gestisce l’energia elettrica avesse annunciato che tutto era tornato alla normalità. Nel Pisano, che è stato interessato da più casi di congelamento delle tubazioni dell’acqua, rimane critica solo la situazione del comune di Chianni (Pisa), dove il sindaco ha chiesto un’autocisterna per compensare la mancanza di acqua corrente e potabile dovuta al ghiaccio presente nelle tubazioni della rete idrica.

Riaprono le strade e riprendono a partire i treni
Finite le nevicate, riaprono le strade dell’alto Mugello. Permane, però, l’obbligo delle catene o dei pneumatici da neve. Tutte percorribili, tranne la SP 65 dell’Ecce homo (Montaione-Gambassi), le strade che erano rimaste chiuse fino al pomeriggio di ieri, 5 febbraio. La SP 39 di Panna da Santa Lucia a Galliano, nel comune di Barberino del Mugello (Firenze), rimane interdetta ai mezzi pesanti, mentre il vero pericolo per la viabilità su gomma rimane il ghiaccio che, a causa delle bassissime temperature, si va formando sulle strade toscane. Sul Monte Amiata, nel Grossetano e sulle Colline Metallifere, rimangono in azione i mezzi spargisale e spargineve. Per quanto riguarda il traffico ferroviario regionale, invece, Trenitalia ha annunciato che oggi, lunedì 6 febbraio, tutte le linee rotabili saranno attive, a parte alcune eccezioni. La linea Chiusi-Siena, ad esempio, vedrà ripristinato il regolare servizio, ma il treno 6904 in partenza da Chiusi alle 06:45 sarà sostituito da un servizio di autobus. Sulla linea Prato-Bologna sarà garantito un treno ogni ora in ciascuna direzione ma, a causa dei problemi nella capitale dell’Emilia Romagna i treni diretti a Bologna fermeranno alla stazione di San Ruffillo anziché nella stazione centrale. Sulla linea Firenze-Borgo San Lorenzo-Faenza il servizio dovrebbe essere regolare per tutta la giornata, ma il treno 6806 si fermerà nella località mugellana anziché a Faenza ed il treno 21467, proveniente dalla località emiliana, si fermerà sempre a Borgo San Lorenzo anziché proseguire per Firenze. Sulla linea Pistoia-Porretta Terme il servizio sarà regolare con l’eccezione del treno 6375 per Pistoia, che verrà sostituito da un servizio di bus. Nessuna soppressione prevista per la linea Empoli-Firenze-Porta al Prato nella fascia pendolare 06:00-09:00, mentre per il resto della giornata verrà effettuato un servizio ridotto. Proseguirà per tutta la giornata, invece, l’attuazione del “piano neve” di Ferrovie dello Stato, con mezzi spalaneve e locomotori attrezzati per rimuovere le eventuali formazioni di ghiaccio sui binari.

A Lucca perde la vita un clochard cingalese
Si chiamava Anton Fernando Warnakulasria, la prima vittima del gelo in Toscana. Era un clochard cingalese di 37 anni e viveva a Lucca. Spesso dormiva, fra cartoni e coperte, in un capannone abbandonato a pochi metri di distanza dalle mura della città lucchese. Nella notte fra sabato 4 e domenica 5 febbraio aveva trovato riparo in questo capannone, ma la temperatura era davvero insostenibile. I -3° C gli sono stati fatali e, secondo il medico del 118 giunto sul luogo del ritrovamento del cadavere, sarebbe morto a causa di un arresto cardiaco dovuto ad ipotermia. A ritrovare, nella mattinata di domenica, il trentasettenne senza fissa dimora nel capannone abbandonato di via del Cantore sarebbe stato un amico che, preoccupato delle mancate risposte al cellulare, si era messo a cercarlo nei posti dove sapeva che era solito trascorrere la notte.

Lezioni di sci in piazza ad Arezzo
Ad Arezzo, invece, il CAI (Club Alpino Italiano) ha deciso di seguire alla lettera le indicazioni delle autorità cittadine, che suggerivano di non mettersi in viaggio. Per non rinviare le lezioni di sci di fondo ed escursionismo, infatti, ha utilizzato il Parco di Villa Severi, nel centro della città aretina. Anziché spostarsi nelle usuali foreste del Casentino, il CAI ha sfruttato il buon innevamento del parco ed ha allestito queste straordinarie lezioni con vista sul Duomo.

Foto: www.toscana.touringclub.it

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