Tv locali nella bufera: fra omofobia e pedofilia

Nedo Settimelli, noto conduttore di Arezzo tv, è stato arrestato dalla polizia aretina con l’accusa di pedofilia e condotto nel carcere di Sollicciano, a Firenze. Un mese fa i genitori di un quattordicenne avevano denunciato alla polizia il sessantottenne conduttore televisivo e gli agenti avevano iniziato a pedinarne i movimenti. L’uomo aveva contattato il ragazzo via Facebook con la scusa di essere interessato al suo gruppo musicale, che avrebbe dovuto far suonare ad una festa. Durante un incontro con il quattordicenne, però, Settimelli ha tentato la violenza sessuale ed i poliziotti sono intervenuti cogliendolo in flagranza di reato. «Sono caduto in una trappola, volevo solo organizzare una festa insieme a un gruppo di giovani», ha dichiarato Settimelli respingendo categoricamente l’accusa di pedofilia mossagli dal pubblico ministero Elisabetta Iannelli. Dopo lo scandalo della televisione locale aretina, anche un’emittente lucchese è finita nella bufera a causa del comportamento del direttore-conduttore del suo telegiornale, che ha annunciato la notizia dell’elezione di Miss Trans Italia a Torre del Lago, ma si è rifiutato di trasmettere le immagini del servizio. A giustificazione del suo gesto il conduttore ha affermato: «Torre del Lago sta diventando un problema di ordine pubblico. Ma forse non ce ne accorgiamo». Gli organizzatori di Miss Trans e Mr Gay, adesso, vogliono denunciare l’accaduto al Corecom, anche se l’uomo si è già scusato dell’accaduto.

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