Strage Viareggio, Cassazione: processo da rifare

Firenze – Il 29 giugno 2009, 32 persone morirono a Viareggio a causa dell’esplosione di un vagone cisterna carico di gas che attraversava la stazione della città toscana. Ieri, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio in appello le condanne pronunciate dalla Corte d’Appello di Firenze contro gli ex amministratori di Ferrovie dello Stato e Rfi Mauro Moretti e Michele Mario Elia. La Cassazione ha annullato l’aggravante dell’incidente sul lavoro, facendo così scattare la prescrizioni sull’omicidio colposo. Confermate le condanne per i vertici delle Ferrovie, fra cui l’ex amministratore delegato  Mauro Moretti, per i quali continua a sussistere il reato di disastro ferroviario.

La reazione dei famigliari delle vittime è stata di dolorosa stupefazione. “Noi speravamo  nella giustizia. E’ chiaro che dobbiamo capire con i nostri  avvocati cosa è successo. Ci sono state due sentenze che hanno  lavorato per portare quello che è un giudizio nel merito della  legge, tutto quello che sono i documenti, i periti, tutto quello  che è stato fatto per far emergere la verità dei fatti. Periti  da tutta Italia e Europa sono venuti a raccontare lo stato delle  ferrovie. Oggi si scrive una parola triste perchè nuovamente la  parola prescrizione torna in un processo così importante per il  Paese”, ha detto Marco Piagentini, dell’associazione Il Mondo  che vorrei onlus, che riunisce familiari delle vittime della  strage di Viareggio del 29 giugno 2009 commentando la  Cassazione.

Immediate le reazioni del mondo politico toscano. “Sono totalmente amareggiato per il verdetto sulla strage di Viareggio. Ferisce profondamente il fatto che la prescrizione impedisca di rendere giustizia alle famiglie delle 32 vittime e all’intero territorio viareggino, alla lucchesia, alla Toscana tutta, che quella notte fu squarciata dall’esplosione”, è il commento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dopo aver appreso il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla vicenda.

“Questa è una sentenza dura da accettare, voglio esprimere a nome mio e del Consiglio regionale della Toscana vicinanza ai familiari delle vittime della Strage di Viareggio perché oggi hanno dovuto sopportare un altro dolore oltre a quello incommensurabile della perdita dei loro affetti”, così il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, sulla sentenza della Cassazione sulla Strage ferroviaria di Viareggio.

“In questo momento ritengo doveroso che l’istituzione che rappresento si stringa con forza intorno a chi ha visto morire i propri familiari per un disastro che non doveva accadere – prosegue Mazzeo – Non c’è mai stata nella loro lotta quotidiana la volontà di vendetta, ma la battaglia sacrosanta di avere verità e giustizia affinché quello che è accaduto quella notte a Viareggio non ricapiti mai più a nessuno in nessuna stazione ferroviaria del nostro Paese. E’ una battaglia di civiltà che trovo profondamente ingiusto venga cancellata dalla prescrizione perché il dolore e le perdite subite da quelle famiglie non potranno mai essere prescritte”.

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